Poesie al Cainallo
Poesie al Cainallo di Giuseppe Luzzi e Giorgio Serravalle
L’alto pino di Varenna
Il pino è alto
come un grattacielo
di New York,
che domina nel cielo,
proiettando visioni
composte da raggi di luci
e colori molteplici.
Giuseppe Luzzi
Il vento
Quando il vento scende sul paese,
tutto cade addormentato
si chiudono le imposte delle case
Ogni suono diventa ovattato
Non sono mai stato mai più felice e rilassato.
Giuseppe Luzzi
Il fuoco
Il fuoco appena nato,
scoppiettava,
saltava
e divorava lentamente;
il suo fumo fluttuava dolcemente
la fiamma
si nascose
dietro ad un tronco,
poi tacque
incontrando l’aria
si risvegliava
di colpo,
felice
saltava di gioia
e rimbombava,
ingurgitava,
avvolgeva,
faceva sparire
il secco e marrone tronco
poi…
polvere e buio.
Giorgio Serravalle
La mia pancia
Mentre camminavo
la stanchezza mi circondava,
la mia pancia
brontolava
la mia bocca non mangiava
erano le otto
avevo fame di risotto
erano le dieci
avevo fame di pasta e ceci
era mezzogiorno e
avevo fame di tonno
al rifugio ora
a son tornato
e la mia pancia ha cantato
Giorgio Serravalle