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Laboratorio sui “Cinque Sensi”
Mercoledì 17 ottobre 2012 la 1 M ha effettuato un'attività di laboratorio sui Cinque Sensi, organizzata dalla Epsilon.
Con la professoressa Ciliberti, siamo andati in un’aula della scuola primaria Tito Speri e, grazie a un'esperta, abbiamo potuto assistere ad alcuni esperimenti per capire meglio come funzionano i cinque sensi.
I ricettori dei cinque sensi
Fotoricettori -> Vista
Meccanoricettori ->Udito - Tatto
Chemioricettori -> Gusto - Olfatto
Esperimenti
L'udito
I suoni sono provocati da vibrazioni regolari. Per dimostrare questo, l'esperta, servendosi del diapason, lo ha percosso, mettendolo in vibrazione e quindi lo ha appoggiato sulla cassa di risonanza.
Risultato: le vibrazioni emesse dal diapason venivano amplificate, permettendo così di sentirle.
L'esperta ha percosso il diapason una seconda volta ma, invece di appoggiarlo sulla cassa di risonanza, l'ha immerso in un barattolo pieno d'acqua.
Risultato: le vibrazioni emesse dal diapason hanno messo in movimento l'acqua e alcune goccioline sono schizzate tutt'intorno.
Ma….. immergendo il diapason in acqua fino al manico, l'acqua ha fatto da attrito alle vibrazioni, impedendone la fuoriuscita.
La Vista
L’esperta ha preso un cartello su cui era disegnata una circonferenza divisa in quattro spicchi: uno rosso, uno verde, uno giallo e uno blu. In mezzo alla circonferenza c’era un punto nero che dovevamo fissare per 60 secondi.
Risultato: si è cominciato a vedere sfocato e dopo sessanta secondi abbiamo distolto lo sguardo dal punto nero e abbiamo guardato la parete bianca. Gli occhi vedevano ancora l’immagine della circonferenza colorata, mentre i colori erano capovolti e il punto nero non si vedeva più.
Come i nostri occhi percepiscono i colori:
Rosso + Verde + Blu = Bianco
Rosso − Verde − Blu = Nero
Rosso − Verde = Giallo
Verde + Blu = Verde chiaro
Rosso + Blu = Rosso chiaro/rosa
L’esperta ha azionato il fenachistoscopio, ruota su cui sono disegnate delle immagini apparentemente uguali, ma, osservando bene, si distinguono i dettagli disuguali. Si è visto che non basta soltanto fare girare il fenachistoscopio ma, con una luce a intermittenza, si possono vedere le immagini che si muovono.
Più un oggetto è vicino al centro del nostro campo visivo, più riusciamo a distinguerlo nei particolari. L’esperta ha chiesto a un ragazzo di fissare una scritta sull’armadio, senza mai distoglierne lo sguardo. Senza fargli vedere il cilindro colorato che reggeva, ha cominciato a entrare nel suo campo visivo, chiedendogli cosa riuscisse a vedere.
Risultato: anche sforzandosi, il ragazzo non capiva se l’oggetto era tridimensionale oppure no.
Alla fine dell’incontro l’esperta ha mostrato alcune illusioni ottiche.
Devo dire che è stato davvero interessante!
Melinda Touré