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Giovedi’ 26 marzo, la 1M è andata a visitare la Strumentoteca di Lentate sul Seveso, accompagnata dai professori Roman, Malavasi e Ciliberti. Con un pullman, abbiamo fatto circa un’oretta di viaggio.
Arrivati sul posto, siamo andati a far merenda in un panificio: focacce e pizzette, che buone!
Prima di entrare in strumentoteca pensavamo che essa fosse una specie di museo nel quale ogni strumento era conservato in una vetrina, invece… tutt’altro! Siamo stati accolti in un salone dove non si poteva non avvertire un fortissimo aroma di legno e con una sbalorditiva quantità di strumenti musicali! Accortosi del nostro stupore, il proprietario ci ha spiegato che c’erano circa 13000 strumenti provenienti dai cinque continenti! Poi ha cominciato con una domanda: “ Sapete qual è la differenza tra un suono e un rumore?” Noi non lo sapevamo! Quindi ci ha spiegato che il suono serve a comunicare, mentre il rumore no, infatti ogni rumore può essere trasformato in un suono. Allora lo strumento più antico del mondo, ci ha detto,è semplicemente un sasso legato a una corda e fatto roteare sopra la testa o due pietre battute l’una contro l’altra, purchè col rumore prodotto si voglia comunicare qualcosa.
Subito dopo, ci ha presentato alcuni strumenti, dividendoli in quattro famiglie: idiofoni, quelli che sono fatti di materia dura, membranofoni, quelli che hanno una membrana tesa, cordofoni, quelli che hanno una corda tesa e aerofoni, quelli che producono un suono grazie alla vibrazione dell’aria. Abbiamo poi ascoltato suoni prodotti da diversi strumenti: quello del GONG ,per esempio, è particolare perché suscita una sensazione di angoscia…
In passato anche gli utensili erano usati come strumenti, ad esempio l’arco è stato il primo strumento a corde: esse si fanno vibrare vicino alla bocca che fa da cassa armonica e, a seconda di come tieni la bocca, il suono è più acuto o più grave. L’ ultimo strumento che ci ha fatto vedere è stato il palo della pioggia, un idiofono. E’costituito dal tronco di una pianta grassa i cui aculei sono stati mandati all’interno. Lo si fa “suonare” facendo passare dei sassolini sugli aculei e il suo timbro è rilassante, sembra il rumore di una cascata…
Alla fine il signore vendeva degli strumenti e molti di noi ne hanno acquistato uno da tenere come ricordo.
Insomma, ci siamo divertiti e abbiamo conosciuto degli strumenti che non sapevamo neanche che esistessero!
Sang Moon - Claudio Buta
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