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La 1M allo "Spettacolo della fisica"

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La 1M allo "Spettacolo della fisica"

Venerdì 5 marzo la 1M si è recata all’Università degli Studi di via Clericetti, presso la facoltà di Fisica, per assistere allo “Spettacolo della Fisica”. Ci accompagnavano le professoresse Malavasi e Ciliberti.
Una volta entrati in un auditorium, abbiamo atteso una ventina di minuti finchè si sono spente le luci e sono entrati in scena gli attori che, in realtà, erano tre studenti della facoltà, con il nome “d’arte” di Marina, Laura e Ludwig. Essi, con una serie di esperimenti, ci hanno mostrato quali sono gli stati della materia: liquido, solido e gassoso e il passaggio dall’uno all’altro di questi stati.
Il momento più emozionante è stato quando hanno preso dell’azoto liquido, alla temperatura di -190° e l’hanno versato sul pavimento: come per magia, si è vaporizzato e ha formato una nebbiolina intorno al palco. Infatti ci hanno spiegato che, a contatto con una superficie ad una temperatura più alta, l’azoto cambia stato e diventa gas.
Poi i nostri “attori” hanno continuato con alcuni esperimenti sulla rifrazione della luce.
Ci hanno spiegato che ,anche se noi vediamo la luce solo proiettata su un oggetto, in realtà c’è tutto il suo percorso e ce l’hanno mostrato facendo cadere, al buio, della polvere di talco sul palco. Quando il talco attraversava il percorso della luce, allora lo si poteva vedere. Per farcelo capire meglio, hanno preso un laser verde e l’hanno puntato contro un contenitore pieno d’acqua. All’inizio la luce non si vedeva e attraversava il recipiente normalmente, ma, quando hanno cambiato l’inclinazione del laser, si è visto il percorso della luce, che però non usciva dall’acqua.
Poi siamo passati alla polarizzazione; i ragazzi avevano due lenti e ci hanno detto che erano come due pettini:la luce passa quando non sono perfettamente incastrati, quando lo sono, non penetra più.
Infine gli ultimi “giochi” sulla composizione della luce…
Terminato lo “spettacolo”, sono arrivati i “veri” professori, che hanno chiarito alcune cose che non avevamo capito con altri esperimenti.
Questa esperienza ci è piaciuta molto e abbiamo avuto modo di vedere la fisica “in azione”, ma forse sarebbe stato ancora più interessante se gli attori fossero stati più seri nel presentare le varie teorie, perché a volte parlavano come se si rivolgessero a un pubblico infantile.

Giulio Marazza – Aurora Manglavite

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