sei in Istituto Comprensivo - Di Vona - indirizzo umanistico - corso M - a.s. 08-09 - pagine delle attività
Martedì 11 novembre 2008 siamo stati accompagnati dai proffessori Giardina, Roman, Dragonetti ed Esposto all'istituto dei Ciechi per partecipare ad un'esperienza particolare, quella di "Dialogo nel Buio". Questa non è una vera e propria mostra, intesa come tradiziionale esposizione di oggetti artistici, dove il visitatore si limita ad osservare ed apprezzare gli oggetti esposti come semplice spettatore, perchè a "Dialogo nel buio" il senso della vista è l'unico su cui non si può fare affidamento ed inoltre i visitatori partecipano come parte attiva dell'opera. La finalità, infatti, è quella di far vivere al visitatore l'esperienza di essere un non vedente anche solo per un' ora.
All'entrata una ragazza non vedente ci ha spiegato che avremmo compiuto un percorso totalmente al buio, dove avremmo dovuto usare i nostri sensi per orientarci e riconoscere diversi oggetti. Ci ha informati, inoltre, che saremmo stati accompagnati da una guida anch'essa non vedente e ci ha spiegato infine che il buio totale aiuta ad evitare pregiudizi a volte discriminanti sulle persone che incontriamo. Successivamente siamo stati suddivisi in gruppi di cinque / sei ragazzi, che sarebbero entrati ciascuno insieme a un professore ogni quarto d'ora, per un giro complessivo di un ora. Prima di entrare nel percorso ci hanno consegnato dei bastoni per non vedenti da usare per individuare ostacoli o dislivelli, nonostante ci fosse stato detto che non ce n'erano.
All'inizio il percorso era lievemente illuminato, ma si trattava di un breve corridoio lungo il quale una ragazza vedente ci ha accompagnati fino all'ingresso della prima stanza totalmente buia, dove abbiamo incontrato la nostra guida non vedente, che ci avrebbe accompagnato per tutto il percorso. Quest'ultimo comprendeva alcune sale, in ciascuna delle quali era stato riprodotto un'ambiente diverso: si era in riva al mare: sembrava di camminare su un pontile, da cui abbiamo preso una barca, che ci ha portato ad un altro pontile dove ci siamo fermati. Poi siamo passati nella terza sala: l'interno di una casa, un soggiorno. Siamo poi passati nella quarta sala, l'ambiente di una città, dove siamo stati invitati a riconoscere con il tatto auto e moto.
Dopo quest'ultimo ambiente siamo entrati in un bar, anch'esso al buio: lì ciascuno di noi ha potuto comprare snack e bevande con i soldi portati da casa.
Terminata la merenda, siamo finalmente tornati alla luce.
Quest'esperienza è stata per tutti noi unica nel suo genere e assai istruttiva: provare a vivere come chi non vede, ci ha fatto capire che queste persone riescono comunque a condurre una vita normale. Inoltre, abbiamo potuto constatare che a volte, senza rendercene conto, siamo influenzati dalle apparenze, mentre i non vedenti hanno L'opportunita di cogliere la vera essenza delle
persone e della vita in generale.
A questo proposito siamo rimasti molto colpiti dalla frase di Leonardo da Vinci posta all'ingresso:
"A volte gli uomini guardano senza vedere".
cffi hf hjhgjjhhhjhjjftate? siiiiiiiiiiiiiiiiii