Uscita
didattica ai laboratori scenografici dell’Ansaldo e
al Museo teatrale alla Scala
Nella
prima parte dell’uscita didattica siamo andati all’Ansaldo, il posto in cui
vengono realizzate le scenografie per la Scala. Il primo padiglione è diviso in tre parti.
La prima
parte è quella delle scenografie bidimensionali; per farle alla perfezione
dividono in quadretti il foglio della scenografia e riproducono, in grande
scala, quello che è disegnato su un quaderno a quadretti. Per far risaltare le venature del legno usano
la fiamma ossidrica !
La
seconda parte è quella della scenoplastica, questo è
il reparto dove fanno le scenografie tridimensionali. Serve così tanta mano
d’opera che in questi due reparti lavorano centocinquanta persone ! Molte di
queste provengono dall’Accademia di Brera.
La terza
parte è quella della falegnameria, qui fanno le scenografie in legno di abete
del Trentino.
Nel
secondo padiglione ci sono i costumi, vengono trattati ed igienizzati alla
perfezione; i costumi che utilizzano gli
artisti più famosi non vengono più utilizzati, ma sono esposti.
La
seconda parte della gita è stata al Museo teatrale alla Scala; il palco è di
1.600 metri quadrati, il lampadario è alto 5 metri, pesante 5 tonnellate e ha
380 lampadine; questo teatro ha 9.225 posti.
Nel 1805
si entrava gratis alla Scala, si mangiava, si ballava (non c’erano posti a
sedere in platea), si giocava, solo più recentemente si decise che a teatro ci
si doveva comportare in un certo modo, quello di oggi; questo avvenne per mezzo
di Arturo Toscanini, grande musicista e direttore
d’orchestra.
La Scala
fu ristrutturata nel 2001 per 62.000.000 di Euro.
Panuccio Massimiliano (1 L)