ALLA
SCOPERTA DI LEONARDO
Il giorno 17 febbraio
2011 la classe 2°L ha effettuato a Milano un
“percorso” su Leonardo da Vinci, il più grande genio che possiamo vantare in
Italia.
La mattinata era
divisa in tre parti: visitare il Museo della Scienza e della Tecnica, per avere
una spiegazione dettagliata di tutte le macchine di Leonardo da Vinci, vedere il Cenacolo, forse la sua più grande opera, e recarci presso una stanza
del castello Sforzesco dove è presente un suo
meraviglioso affresco.
La parte della visita che mi è piaciuta di
più è stata l’osservazione delle sue macchine, anche se mi è dispiaciuto non vederle funzionare!
Comunque complessivamente sono stato contento, perché la spiegazione
era dettagliata ed esauriente.
Le macchine, che
storia! Leonardo era un genio, infatti, è riuscito a “pensare”,
ma non sempre a costruire, molte macchine che si usano spesso anche al
giorno d’oggi.
Riusciva a trovare
una soluzione a tutti i problemi. Leonardo pensava anche di costruire una
macchina che permettesse di far volare l’uomo e,
addirittura, aveva già disegnato il progetto di un antenato dell’elicottero!
Poco dopo ci siamo
recati a visitare il Cenacolo. Dopo una breve attesa, per “riscaldarci” e non
far prendere “freddo” al dipinto, ci hanno fatto entrare, per poi uscire un
quarto d’ora dopo; ecco questa, secondo me, è un’ingiustizia, perché, con
quello che costa l’entrata e per la bellezza del dipinto, dovrebbero
farci stare almeno mezz’ora!!! Comunque il dipinto era magnifico, forse perché
Leonardo ci metteva sempre quella sua voglia di cercare la perfezione, o perché
usava la tecnica dello sfumato.
Questo dipinto mi è
rimasto in testa e credo che, anche se volessi, sarebbe difficile dimenticarlo…!
L’ultima tappa, ma
non la meno interessante,
è stata la Sala delle Asse al castello Sforzesco;
questa sala è avvolta da un’intrigante storia che adesso vi illustrerò. Nel
1498 Leonardo fu chiamato da Ludovico il Moro per decorare la sala con
affreschi raffiguranti alberi di gelso, con lo scopo di far pensare che fosse
il “giardino invernale” del Moro. Purtroppo un po’ di tempo dopo il castello venne conquistato dai francesi che passarono “una mano” di
bianco sui muri e così parte del capolavoro di Leonardo fu perduto. Dopo un po’
di tempo però un restauratore incompetente decise di restaurarla, ma non
cercando di recuperare i bellissimi colori di Leonardo, bensì ridipingendola
con i suoi colori! Come se questo non bastasse, in seguito a
un fraintendimento nel nome (asse-assi), vennero collocate delle assi sulle
pareti. Quindi ora ci trovavamo nella seguente
situazione:
1°STRATO: 2°STRATO: 3°STRATO:
Affresco di Leonardo “Mano” di
bianco Le assi
dei francesi
Allora venne chiamato un altro restauratore, più competente, che
poté fare ben poco, perché, tirando via le assi, veniva via anche il capolavoro
vinciano! Solo in una parte del muro oggi possiamo
ammirare l’affresco, ma il soffitto ci dà l’idea di come poteva essere il resto
dell’opera.
Complessivamente è
stato piacevole visitare la sala delle Asse, anche
perché la sua storia ha una sfumatura comica.
Infine la gita si è conclusa con una golosa tappa al Mc.
Donald!
E’ stata
un’esperienza molto interessante e anche divertente. E, per saperne di più,
dedicheremo anche alcuni rientri pomeridiani allo studio dei navigli di Milano
ai quali Leonardo ha dedicato molti studi, in
particolare sul funzionamento delle chiuse.
Matteo Bettini
2L