attività scolastiche:
Uscita didattica a Crespi d'Adda
Uscita didattica a Crespi d'Adda
sei in Istituto Comprensivo - Di Vona - indirizzo umanistico - corso L - pagine delle attività
Il giorno 14 aprile 2010 la 3L e la 3H si sono recate a Trezzo d’Adda per visitare il villaggiodi Crespi d’Adda in provincia di Bergamo. Prima di recarvisi hanno costeggiato il fiume Adda in prossimità della centrale idroelettrica Taccani, costruita in stile liberty con dei materiali locali (prevalentemente arenaria)che la mimetizzavano nel paesaggio. Nei pressi della centrale si possono vedere: la diga, le turbine, una torre, uno attracco per le barche che portavano le merci e che potevano passare grazie ad un sistema di chiuse le quali colmavano il dislivello di alcuni metri causato dalla diga.
Intorno all’ora di pranzo siamo arrivati a Crespi d’Adda, dove c’è il villaggio operaio. Il villaggio, in stile Liberty, venne costruito alla fine dell’ ‘800 dalla famiglia Crespi, che scelse quest’ area vicino al fiume Adda per costruire un’ azienda tessile. Nel1877 Cristoforo Benigno Crespi acquistò 85 ettari di terreno sulla riva del fiume. I lavori di costruzione furono affidati all’architetto Ernesto Pirovano. Il progetto di Crespi prevedeva di affiancare agli stabilimenti un vero e proprio villaggio per gli operai della fabbrica e le loro famiglie, delle quali la maggior parte proveniva da Busto Arsizio, paese d’origine di Crespi. Il villaggio comprendeva: le villette (complete di giardino e orto), la chiesa (che era la copia di quella di Busto Arsizio), la scuola, il cimitero, l’ospedale, il campo sportivo, il teatro, la stazione dei pompieri, il lavatoio e altre strutture pubbliche. La grandezza e bellezza delle villette era in funzione del ruolo di ogni individuo nella fabbrica. Il cimitero fu realizzato dall’architetto Gaetano Moretti. Esso è dominato dal monumentale mausoleo della famiglia Crespi e intorno in base alle classi sociali, ci sono le tombe dei vari operai e/o funzionari della fabbrica. Nel 1995 il villaggio è entrato a far parte della Lista del Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.
Anais Canzano e Lucia Corrà 3 L
