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Venerdì 9 aprile alcuni alunni rappresentanti di ogni classe terza si sono recati in auditorium per assistere all’incontro con Gherardo Colombo sulla legalità.
Gherardo Colombo è un ex magistrato noto per aver lavorato ad inchieste come MANI PULITE e che dopo 33 anni di servizio ha lasciato la magistratura e tiene molte conferenze in tante scuole d’Italia (senza compenso) per educare i giovani alla legalità. Ha iniziato l’incontro ponendoci alcune domande per farci riflettere sulle regole e sulla loro funzione. Abbiamo potuto notare che le regole ci piacciono quando giocano a nostro favore o tutelano dei nostri diritti, ma non quando limitano la nostra libertà. Il ruolo delle regole è però quello di far prevalere la giustizia e l’uguaglianza dei cittadini. Per essere persone libere è essenziale rispettare le leggi poiché tramite la loro conoscenza ognuno di noi ha a disposizione diverse possibilità di scelta. Ciò è possibile perché tutti i cittadini hanno gli stessi diritti. Inoltre Gherardo Colombo ci ha spiegato che i diritti sono strettamente legati ai doveri, ad esempio il diritto di andare a scuola implica il dovere degli altri di non poter impedirci di studiare.
La Costituzione italiana è stata scritta nel 1948, poco dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale avvenuta nel 1945, ciò forse significa che gli uomini hanno imparato dai propri errori ed hanno cercato di rimediarvi cercando di far dominare la giustizia attraverso le leggi. Le leggi ovviamente non devono essere infrante, peggio ancora se questo viene fatto giustificandosi con il fatto che altre persone infrangono alcune leggi, come chi non paga le tasse. L’ex magistrato ha specificato che in Italia non devono esserci persone che non hanno abbastanza soldi per pagare le tasse e che nel caso ve ne fossero esse devono essere aiutate dallo Stato.
A questo punto gli alunni hanno posto delle domande a Gherardo Colombo. Molte riguardavano alcuni chiarimenti sull’articolo della costituzione italiana il quale dice che si possono cambiare tutti gli articoli, eccetto i primi tre. Un’altra domanda è stata cosa ne pensasse lui sulle intercettazioni telefoniche, l’ex magistrato ha risposto che le intercettazioni secondo lui sono sbagliate poiché vanno contro il principio di libertà degli illuministi, cioè che la propria libertà termina nel momento in cui ha inizio quella degli altri. Un alunno ha chiesto se si può infrangere una legge in casi estremi e Gherardo Colombo ha detto che, in casi estremi, è possibile infrangere una legge, ma poi bisogna essere capaci di prendersi le proprie responsabilità e quindi dichiararsi colpevole.
L’impegno di Colombo di educare i giovani alla legalità dovrebbe, a mio parere, far riflettere sulle responsabilità di ogni singolo cittadino poiché specialmente in Italia è presente una sempre maggiore disaffezione alla legge, e ciò comporta che prevalga la furbizia e, quindi, la corruzione.
Giulia Inguscio e Vincenzo Rozzoni 3aL