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di Trudi Birger
Trudi Birger è la protagonista del libro e parla in prima persona.
Nel 1944, a soli sedici anni, viene rinchiusa nel campo di concentramento di Stutthof insieme alla madre; il padre invece verrà ucciso dai soldati tedeschi e il fratello sarà internato in un altro campo. Gli zii e il cugino si nascondono per non farsi prendere,ma poi verranno scoperti? Lo scoprirete se leggerete il libro…
Madre e figlia vivranno la terribile esperienza della prigionia sempre insieme, affrontando la paura, la fatica, la fame, il freddo e, soprattutto, gli orrori e le crudeltà del campo…
Al primo impatto, può sembrare un libro un po’ pesante,ma poi ti accorgi che è coinvolgente e avvincente e non puoi non commuoverti di fronte al coraggio e alla forza d’animo delle due protagoniste, che riusciranno a “non mollare” fino all’arrivo dei russi che libereranno i prigionieri.
Consiglio questo libro a tutti, ma proprio a tutti, perché non capita tutti i giorni di poter leggere una storia vera così drammatica e commovente.
FEDERICA DORE