INCONTRO CON IL GIUDICE SPATARO

Il giudice Spataro è un magistrato penale dal 1975 e da subito è stato un pubblico ministero; dal 1977 al 1989 circa è stato impegnato contro le Brigate Rosse.

Il giudice ci ha spiegato come è divisa la magistratura italiana, cioè in due giustizie quella civile e quella penale.

La giustizia civile si occupa di motivi e interessi economici (es.: separazione, eredità,ecc…).

Mentre la giustizia penale si occupa di effettuare controlli per far sì che  le legge venga rispettata ( es.: trasferimento soldi all‘estero, immigrazione), questa giustizia è basata su delle leggi penali.

Chi non rispetta le leggi viene punito anche con delle pene molto pesanti come l’ergastolo, cioè il carcere a vita anche se questa pena non viene mai scontata.

Sistema carcerario divide in due gruppi le persone, c’è chi pensa che il carcere debba punire, mentre gli altri pensano che il carcere debba rieducare. Questa rieducazione è affidata ad alcuni agenti specializzati; con la rieducazione si vuole far tornare il carcerato a vivere, per esempio con alcuni permessi lavorativi che consistono nel far uscire il detenuto durante la giornata per poter andare a lavorare o il carcerato potrebbe uscire per alcuni benefici come la buona condotta.

La giustizia penale è divisa in tre gradi di giudizio:

TRIBUNALI: giudicano le prove e  sono formato da un numero di giudici in base alla gravità del reato.

CORTE D’APPELLO: che può rigiudicare la decisione del tribunale.

CORTE DI CASSAZIONE: formata da una corte popolare di otto giudici e sei persone rappresentative del popolo estratte a sorte e le altre due sono giudici di professione. Essendo i giudici un numero pari è possibile che l’esito della sentenza sia 4 a 4 e così la vittoria va all’imputato.

Le persone che fanno parte della giustizia sono:

PUBBLICO MINISTERO: dirige le indagini e apre il processo cercando le prove come le intercettazioni.

 GIUDICI: segue le fasi delle indagini e giudica le prove, il giudice viene “scelto” dal pubblico ministero.

AVVOCATI: deve assistere colui che viene accusato, se non c’è l’avvocato non ci può essere la sentenza.

CONSIGLIO SUPERIORE dei MINISTRI: Composto da 24 componenti, 6 magistrati e 8 avvocati; amministra l’indipendenza dei magistrati.

 

Nostro sistema ha “l’obbligarietà dell’azione penale” che obbliga il ministero nel procedere nelle indagini.

Il giudice Spataro ha lavorato dal 1977 al 1989 contro le Brigate Rosse insieme a Falcone, suo amico con il quale aveva iniziato una nuova “battaglia” contro la mafia; e Borsellino con cui ha avuto uno scambio di lettere dove gli mostrava tutta la sua solidarietà.

Dopo c’è stato il momento delle domande, alcune di queste sono state:

Qual è la differenza tra legalità e giustizia

     Lui ha risposto dicendo che la giustizia è un modo con cui ci              

     rapporta con gli altri, mentre la legalità è la base del nostro sistema, cioè il rispetto dell’esistenza dell’uomo e delle leggi del nostro paese.

Se c’è la mafia anche al nord

     Lui ha detto di sì che a Milano dal 1975 circa a oggi ci sono più di   2000 mafiosi.

Un’altra domanda è stata se il giudice ha mai ricevuto minacce

     Ha risposto dicendo di sì ma che a differenza dei suoi colleghi non ha mai detto niente perché sono minacce da parte di persone squilibrate.

 

                  IL MIO COMMENTO

A me questo incontro con il giudice Spataro è piaciuto tanto; sono riuscita a capire come è divisa la magistratura italiana i componenti, così tutti quei nomi strani che sentivo al telegiornale finalmente ho capito a che cosa si stavano riferendo.

Sono anche molto contenta perché ho incontrato una persona che amava veramente il suo lavoro.

  

 

Colella Chiara