Quando siamo arrivati all' Istituto dei
Ciechi ci hanno fatto sedere in una grande sala d' attesa, poi ci hanno fatto
spostare in un' altra sala dove una signora che ci ha spiegato come muoversi
con il bastone per ciechi e ha tranquillizzato chi aveva paura. A questo punto
il primo gruppo è entrato in un corridoio dove c' erano delle piccole lucine (
per prendere i bastoni ), dopodiché siamo entrati in un altro corridoio,
completamente al buio ( come il resto del percorso ); in seguito abbiamo
incontrato le nostre guide, Rosaria e Giovanna,
che ci hanno fatto "cantare" i nostri nomi. La prima stanza
dove siamo entrati riproduceva l'
ambiente del parco, dove c' erano vari tipi di alberi, una mucca, e delle
panchine.
Dopo ci siamo spostati in un ambiente
marino, su una spiaggia, dove c' era una specie di capanno, un pontile e una
nave sulla quale siamo saliti, quando siamo scesi ci siamo ritrovati su una
strada dove vi erano situate delle casse
(contenenti frutta),un telefono pubblico, una moto e un' automobile. In
seguito ci siamo spostati in una casa dove c' erano un computer, un divanetto,
un cassa contenente giocattoli, un muro con appesa una chitarra classica (
senza corde ) e un plastico dell' Italia. Poi siamo entrati in un bar ( al buio
) dove c'era una signora specializzata nel riconoscere monete, che ci ha detto
i prezzi di alcune bevande e di alcuni cibi, così ognuno di noi ha preso
qualcosa da bere o da mangiare, e ci siamo seduti a un tavolo. Quando abbiamo
finito tutti di consumare la nostra merenda siamo tornati nella prima sala d'
attesa e abbiamo aspettato che tutti gli ci raggiungessero.
Durante il percorso, non potendo utilizzare la
vista, abbiamo esercitato gli altri
sensi: il tatto per riconoscere oggetti e per trovare la giusta via, udito per
seguire le indicazioni della guida e per aiutarci a capire in che posto ci
trovavamo ( ad esempio il rumore del mare, quello delle automobili ecc. ) , il
gusto per assaporare la merenda offertaci al bar.
Da questa
esperienza ho capito che essere non vedenti non è per niente facile perché, non
usando la vista, bisogna allenare gli altri sensi e concentrarsi su quello che
si sta facendo; infatti noi vedenti
mentre camminiamo, possiamo anche ascoltare musica, leggere o altre cose; i non vedenti, invece, si devono concentrare
sul percorso che stanno seguendo.
Di Federico D'Apote