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ponte di paderno d'adda

A Paderno d'Adda si trova il famoso Ponte di Paderno o Ponte San Michele. Fu costruito tra il 1887 e il 1889 dalle Officine Savigliano di Cuneo, sotto la direzione dell'ingegnere svizzero Julius Rothlisberger (1851-1911). Il ponte è lungo 266 m ed è sostenuto da nove appoggi, che reggono un'arcata metallica di 150 m di corda e 37,50 di freccia. Nella travata interna del viadotto passa tuttora la linea ferroviaria Milano Carnate Bergamo, sulla parta superiore c'è la strada destinata al traffico leggero. L'altezza sul fiume è di circa 80 metri.
La scelta di un ponte a singola campata senza appoggi a terra fu favorita sia dalla particolare forma della gola, stretta e profonda, sia dalla volontà di non intralciare la navigazione sul corso d'acqua.
Gli archi si appoggiano a opere cementizie e murarie costruite a metà della parete della scarpata che discende al fiume. I plinti e i contrafforti di sostegno sono costituiti da oltre 5.000 metri cubi di pietra di Moltrasio e 1.200 metri cubi di granito di Baveno.
Nel più basso dei due livelli del ponte vero e proprio passa la linea ferroviaria elettrificata Seregno - Bergamo mentre sul livello superiore si trova un tratto della strada che da Lecco raggiunge Bergamo, assorbendo principalmente la viabilità locale.
La struttura è interamente chiodata, e non fa uso di saldature: alla fine del XIX secolo quando il ponte fu eretto la tecnica della saldatura richiedeva impianti ancora troppo poco pratici per essere adoperati nella saldatura di manufatti in opera, specie se di dimensioni così rilevanti e in posizioni poco agevoli. Le macchine portatili per la saldatura, soprattutto quelle a elettrodi, si sarebbero cominciate a diffondere solo pochi anni dopo e si sarebbero affermate solo con la prima guerra mondiale.
Il risultato di questi limiti tecnici fu una opera di ingegnerizzazione imponente per l'epoca, con 100.000 chiodi ribattuti che reggono le oltre 2.500 tonnellate della complessa struttura a maglie triangolari degli archi, dei piloni e dei due livelli percorribili. Per le sue peculiarità tecniche, il ponte è considerato un capolavoro dell'archeologia industriale italiana, nonché una delle più notevoli strutture realizzate dall'ingegneria ottocentesca. Si trova a poca distanza da altri due impianti di grande rilevanza, le centrali idroelettriche Esterle e Bertini.
La rilevanza del ponte San Michele dal punto di vista storico è paragonabile alla quella della costruzione della Torre Eiffel, eretta esattamente negli stessi anni e con le stesse tecnologie. Entrambe le strutture all'epoca della costruzione divennero il simbolo del trionfo industriale per i rispettivi paesi.
Prima del ponte,bergamaschi e milanesi attraversavano il fiume con dei barconi attaccati ad una corda. Questo sistema era usato per portare merci dall’altro lato,ma quando venivano attaccati dai nemici,per non farli passare dall’altra parte tagliavano la corda e il barcone se ne andava con la corrente del fiume.
Il ponte fu costruito soprattutto per fini commerciali contro la volontà del popolo. Quest’opera si può definire un vero e proprio “miracolo dell’ingegneria”