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.Leonardo e i suoi studi
Leonardo, durante la sua vita, si occupò di diversi argomenti; però sempre per uno specifico scopo.
Per esempio studiò l’anatomia per capire dove erano i muscoli, come si muovevano, e che posizioni potevano assumere, non solo per curiosità personale ma per poter dipingere in un modo ancor più dettagliato.
Studiò anche il cuore ma, anche se ne capì la funzione non riuscì a capirne i movimenti; questo perché allora era proibito sezionare i corpi e Leonardo era costretto a “studiare” in segreto e in pessime condizioni.
Però la cosa che più affascinò Leonardo era l’occhio; infatti per poterlo studiare arrivò a bollire interi crani in modo da poter studiare l’occhio accuratamente anche nelle parti interne.
L’uomo di Vitruvio
L'uomo vitruviano è un disegno di Leonardo da Vinci, iniziato nel 1490 e attualmente conservato nelle galleria dell’Accademia di Venezia. Esso rappresenta un simbolo della cultura rinascimentale. Il nome del disegno deriva da Vitruvio (Marco Vitruvio Pollone) che fu un architetto romano nato nel 70-80 a.C. e che divenne importante per aver scritto il trattato De Architectura. In questi libri egli sostenne che un archtetto doveva conoscere non solo gli argomenti di costruzione ma anche argomenti di medicina, acustica, teologia, meteorologia e molti altri ancora. Infatti era sua convinzione che per ben costruire un edificio fosse importante conoscere dove costruirlo, con quali proporzioni, per quale motivo.
In geometria, le figure da sempre ritenute "perfette" sono il quadrato e il cerchio, tanto che quadrare il cerchio è stata un'impresa che molti hanno tentato fino all'Ottocento, ma che nessuno è mai riuscito a fare, tranne che Leopardo Da Vinci, grazie ai suoi studi su Vitruvio.
Vitruvio sostenne che il punto centrale del corpo umano è l'ombelico e che se si sdraia un uomo sul dorso, mani e piedi allargati a 90 gradi, e si punta un compasso sul suo ombelico, si toccherà, descrivendo un cerchio, l’estremità delle dita delle sue mani e dei suoi piedi.
Queste affermazioni furono utilizzate da Leopardo per disegnare il famoso uomo vitruviano che pone un uomo al centro di un cerchio e successivamente Leonardo riuscì a costruire, partendo da questo cerchio anche un quadrato (che tocca piedi e mani del suo "uomo vitruviano").
Il ponte di Leonardo
Leonardo cercò sempre di costruire un ponte facile da erigere e difficile da abbattere, praticamente un ponte utile per assediare una città o per proteggerla.
Dopo anni e anni di studi e fallimenti, Leonardo riuscì a costruire un ponte chiamato in seguito “autoportante” dato che non occorrevano pilastri per sorreggerlo.
Oltre che per usi militari, esso poteva essere utilizzato per superare i fiumi con facilità.