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Le centrali idroelettriche

Le centrali idroelettriche sono state le prime ad essere impiegate non solo in Lombardia. Queste centrali, relativamente al ciclo idroelettrico hanno un rendimento elevato, intorno all’ 85-86%. Storicamente è una delle forme più antiche di sfruttamento rappresenta approssimativamente un quarto dell’ energia totale prodotta nel mondo. Una centrale idroelettrica ha il seguente schema funzionale:

Bacino - Diga - Turbina - Condotta forzata - Valvola - Opere di restituzione - Trasformatore - Alternatore

Per centrale idroelettrica si intende una serie di opere di ingegneria idraulica posizionata in una certa successione, accoppiate ad una serie di macchinari idonei allo scopo di ottenere la produzione di energia elettrica da masse di acqua in movimento. L’acqua viene convogliata in una o più turbina che ruotano grazie alla spinta dell’acqua. Ogni turbina è accoppiata a un alternatore che trasforma il movimento di rotazione in energia elettrica.

L’ acqua di un lago o di un bacino artificiale viene convogliata attraverso condutture forzate. La velocità impressa dall’ acqua alle turbine viene generata attraverso una differenza di quota, detta “salto”, che si traduce impressione idrodinamica alla quota in cui sono posizionate le turbine. In genere viene creato un lago artificiale per mezzo dello sbarramento di una gola fluviale con una diga. Da questo bacino L’ acqua viene convogliata in una conduttura forzata fino alle turbine, alle cui pale trasferisce l’ energia cinetica. Tra il lago a monte e la turbina si inserisce un pozzo piezometrico che smorza le enormi sovrappressioni che si generano quando la turbina viene fermata. In questo modo si evitano gli effetti dirompenti del colpo dell’ ariete.
Le centrali idroelettriche hanno la peculiarità di poter essere attivate e disattivate in pochi minuti con l’ immediata apertura delle saracinesche idrauliche, dando quindi la possibilità di coprire facilmente gli improvvisi picchi di richiesta che si possono verificare. Spesso le centrali idroelettriche sono dotate di un bacino di raccolta anche a valle: l’ acqua che ha generato energia elettrica durante il giorno passando nelle turbine può essere riportata dal bacino di valle al bacino di monte durante le ore di minor richiesta di energia mediante pompaggio. In altre parole il bacino di monte viene “ricaricato” durante la notte e le masse d’ acqua riportate a monte.
L’ energia prodotta dalle centrali idroelettriche è da classificare a tutti gli effetti come energia rinnovabile in quanto, almeno in teoria, l’ acqua può essere riutilizzata infinite volte per lo stesso scopo senza depauperamento.
Un problema connesso alle centrali idroelettriche è il progressivo interrimento e qui inevitabilmente vanno incontro, nel tempo, i bacini di accumulo. Per evitare ciò, questi devono essere periodicamente dragati.
Problemi ambientali possono essere costituiti dal fatto che gli sbarramenti ( dighe ) bloccanoil trasporto solido dei fiumi (sabbie e ghiaie ) alterando l’ equilibrio tra l’apporto solido e l’ attività erosiva nel corso d’ acqua a valle fino al mare dove, per il diminuito o nullo apporto solido si assiste al fenomeno dell’ erosione delle coste.
L’energia idroelettrica e una fonte di energia pulita ( non vi sono emissioni ) è rinnovabile, tuttavia la costruzione di dighe e grandi bacini artificiali, con l’ allagamento di vasti terreni, può provocare lo sconvolgimento dell’ ecosistema delle zone con enormi danni ambientali, come è successo con la diga di Assuan.


CENTRALI ADDA
SEMENZA. La centrale idroelettrica Semenza è una storica centrale idroelettrica di proprietà Edison situata a Calusco d’Adda sulla sponda sinistra del fiume nei pressi della diga di Robbiate.
I lavori per la costruzione iniziarono nel 1895 dopo che Edison siglò con il comune la convenzione per fornire l’energia necessaria alla rete

tramviaria.

Al momento della sua entrata in servizio era la centrale più potente di Europa. La centrale non sfrutta il dislivello di 8 metri creato dalla sbarramento di Robbiate, bensì la grande massa di acqua che viene convogliata, tramite delle paratoie metalliche, direttamente alle turbine, poste in una vasca lunga 100 m. Dal punto si vista architettonico l’edificio si armonizza con l’ambiente circostante grazie al rivestimento in ceppo d’Adda.


ESTERLE.

La centrale idroelettrica Carlo Esterle fu fatta costruire nel 1914 in località Resega, lungo l’alzaia verso Trezzo. La sua architettura è eclettica , con toni sforzeschi. Il canale di alimentazione è ricavato 5 Km. a monte. Nella Esterle, tutt’ora proprietà Edison, continuano a funzionare alternatori e turbine delle origini. (9 settembre 1944).



BERTINI.

La centrale idroelettrica Bertini, costruita tra il 1895 ed il1898 situata a Paderno d’Adda, successivamente dedicata alla memoria di Angelo Bertini, l’uomo che ne diresse la costruzione e fu anche direttore generale della società tra il 1891 e il 1915. Fu al momento dell’entrata in esercizio nel 1898 con i sui 13.500 volt di potenza, una centrale delle più potenti in Europa, e quella con la linea elettrica di trasporti più lunga.


TACCANI.

La centrale idroelettrica Taccani di Trezzo è situata sulle rive del fiume Adda. E’ stata costruita nel 1906 sull’iniziativa dell’industriale Cristoforo Benigno Crespi. Tra la fine dell’800 e gli inizi del secolo scorso la centrale è stata parte di un processo di profonda trasformazione paesaggistica, economica, produttiva e sociale dell’area legata allo sfruttamento della forza idrica del fiume. Nel tratto di fiume tra Brivio e Rivolta d’ Adda, sono presenti altre sette centrali idroelettriche tutte entrate in funzione tra il 1895 e il 1928. Oggi la centrale, assieme alle indiscutibili e numerose testimonianze di archeologia industriale, presenti lungo questo tratto dell’Adda, e al patrimonio naturale rappresentato dal fiume e dal territorio circostante, sono al centro di una serie di iniziative di valorizzazione ambientale, paesistica e turistica dell’ area tutela ta con le istituzioni del parco Adda Nord