sei in Istituto Comprensivo - Di Vona - indirizzo umanistico scientifico - corso C - pagine delle attività
Primo giorno:
Siamo Partiti alle 6.45 da Milano percorrendo l'autostrada nord in direzione di Como,
Abbiamo attraversato tutta la Svizzera.....e ci hanno pure fermati!!
1^ Tappa: Mulhouse la città in cui ha sede il Museo dell'Automobile,il più importante d'Europa.
Abbiamo avuto l’occasione di vedere le Auto più belle al mondo mai state costruite come la straordinaria ed elegantissima BUGATTI ROYALE.
2^ Tappa: THANN a 532 Km. da Parigi, in Alsazia, e' un centro turistico, agricolo e commerciale di 7800 abitanti, all' ingresso della vallata del fiume La Thour, ai piedi dei Vosgi.
La cittadina fu fondata dai conti di Ferrette intorno al 1275 con il nome di villa Tanne o Tanna castrum, secondo la leggenda nacque intorno a una Cappella edificata dal conte Engelhard de Ferrette in onore di S. Ubaldo vescovo di Gubbio.
La Cappella divenne meta di numerosi pellegrini provenienti dal Nord Europa, e intorno ad essa cominciò a sorgere prima un villaggio e poi una fiorente città.
Nel 1324 i cittadini iniziarono ad ampliare la cappella in onore di S. Ubaldo (S. Thiébaut) fino a divenire una magnifica Collegiale in stile gotico ristrutturata e terminata nel 1895.
Nella Collegiale è conservata una fiala in prezioso cristallo di rocca con una reliquia di S. Ubaldo.
Per alcuni secoli si è discusso se S. Ubaldo di Thann fosse o no lo stesso santo vescovo e protettore di Gubbio; infatti molti studiosi volevano che il santo di Thann fosse un eremita di nome THIBAULT de Provins e da secoli gli eugubini negavano che al Corpo incorrotto del Santo da loro amorevolmente custodito nella Basilica sul monte Ingino, mancasse un dito.
LA MANO DI S. UBALDO, è risultata ,poi, essere esattamente il pezzo di pelle mancante dal dito mignolo della mano destra del Corpo incorrotto del Santo che è conservato a Gubbio.
La gita a Thann è stata molto interessante perchè abbiamo capito che la ricchezza del paese è fondata sulla viticoltura; infatti la cittadina si trova proprio sulla famosa rue du vine in Alsazia.
3^ tappa: Riquewihr : abbiamo visitato il paese caratteristico per le sue abitazioni a graticcio di epoca medievale, quando le case erano smontabili perchè secondo le leggi germaniche e non romane i contadini potevano essere proprietari della casa ma non del suolo su cui veniva edificata; per questo motivo le strutture abitative potevano essere spostate su nuovi territori
4^Tappa:Strasburgo
Siamo giunti in serata e abbiamo raggiunto il C.I.A.R.U.S.
,
dove abbiamo alloggiato. Per nostra fortuna l'ostello non era interamente pieno, difatti c'erano solamente altre 4 scuole oltre noi. Subito dopo aver cenato la serata si è svolta in discoteca dove abbiamo conosciuto alunni delle altre scuole.
Nella mattinata del secondo giorno abbiamo visitato il Parlamento Europeo.
Abbiamo visitato due sale di lavoro nelle quali si riuniscono i politici.
La guida ci ha spiegato che ogni cosa nel Parlamento è un simbolo: il palazzo è costruito in vetro per dare l'idea di trasparenza, su un lato della costruzione sembra che ci sia ancora il ponteggio per far capire che l'Unione Europea si sta ancora espandendo, la moquette con i fiori e le colonne di piante dovrebbe dar l'idea di un posto all'aperto. E' stato spiegato anche che ogni paese dell' Unione ha contribuito a costruire e arredare il Parlamento: l'Italia ad esempio ha fornito le poltrone ed l’impianto elettrico.
Dopo pranzo siamo andati all'industria della birra Kronenbourg: la guida ci ha spiegato la storia della fabbrica e della birra. In seguito ci hanno fatto assaggiare la birra analcolica.
Verso le 4 del pomeriggio siamo tornati in centro dove abbiamo potuto visitare il la zona storica e la Cattedrale Notre-Dame, l'orologio astronomico presente all'interno della chiesa, ci ha colpiti particolarmente, perchè raffigurava le quattro fasi della vita di un uomo, rappresentava l'oroscopo, i mesi i giorni dell'anno, le fasi solari e lunari. In un piano superiore abbiamo potuto notare la statua di uno scheletro che raffigurava la morte che rappresentava il trascorrere della vita.
Successivamente siamo tornati al Ciarus dove abbiamo trascorso la nostra serata.
Terzo giorno:
la mattina seguente ci siamo recati a visitare la Linea Maginot che prende il nome dal suo costruttore;
qui abbiamo incontrato la nostra guida ci ha condotto lungo il tunnel, spiegandoci le condizioni di vita dei soldati sotto l'aspetto militare e personale; c’era anche una stanza dove c’erano molti barattoli contenenti sottaceti; c'era anche un piccolo treno che serviva non per trasportare feriti, ma proiettili;
la sala operatoria non era altro che un tavolo su cui si appoggiavano i feriti e qualche mobile in cui si tenevano i vari strumenti, e l’infermeria erano 4 o 5 lettini.
Tutte queste stanze con le spiegazioni della guida, effettuate in lingua inglese, ci hanno fatto capire le condizioni di vita dei soldati che abitavano in questo forte.
Dopo aver effettuato la visita siamo tornati sul pullman che ci ha riaccompagnati a Milano.