Istituto Comprensivo Quintino di Vona

Incontro Rifugiati Politici

Martedì 13 Aprile 2010 sono venuti alcuni rappresentanti dell’associazione “”, che accoglie i rifugiati politici.

Prima ci hanno spiegato il significato di rifugiato politico: sono coloro che fuggono dal loro paese d’origine e che cercano di inserirsi nella società di altri paesi.

Solitamente, per arrivare in Italia sbarcano a Malpensa, dove poi vengono accolti da associazioni come “gli amici della casa Marta Lacher”, che li aiutano ad imparare la lingua, a condurli verso un lavoro, a trovare una casa e quindi ad integrarsi nella società.

In un secondo momento, ci hanno fatto vedere un video, che rappresenta la realtà della vita di vari rifugiati politici.

Dopo, ci hanno spiegato le differenze tra il rifugiato politico e l’immigrato:

L’immigrato riesce a salutare i parenti, mentre i rifugiati politici no, perché la polizia li porta via senza che loro sappiano nulla;
L’immigrato sceglie il luogo d’arrivo, invece il rifugiato politico non ne ha la possibilità;
L’immigrato porta i documenti con sé, mentre il rifugiato politico no, infatti è difficile trovare un lavoro senza essi;
L’immigrato ha la possibilità di comunicare, inviare o ricevere denaro dai familiari, invece per il rifugiato politico è difficile mantenere i contatti con i familiari;

Sono molti i motivi che spingono il rifugiato politico a scappare dal suo paese; ad esempio guerre, mancanza di libertà, carcere (torture), disordini politici e sociali, ingiustizie, insicurezza.

Se una persona che è scappata dal proprio paese per questi motivi e vuole essere riconosciuto in Italia come rifugiato politico, deve andare in questura, perfare i documenti e diventare un cittadino italiano.

In primo luogo dovranno sapere il motivo della fuga dal suo paese, se è stato riconosciuto cittadino di un altro paese, se è un uomo pericoloso ( ad esempio se è stato in carcere) e se è coinvolto in un traffico di droga.

In secondo luogo dovrà raccontare la sua vita e, in seguito, la questura verifica se può essere riconosciuto cittadino italiano.

Solo dopo sei mesi, il rifugiato politico avrà la possibilità di lavorare per tre mesi, senza autorizzazione al lavoro.

Nel frattempo dovrà imparare la lingua.

Nel sud Italia le commissioni hanno spesso sede al C.A.R.A., dove tutti vengono trattenuti nei limiti dei tempi stabiliti dalla legge.(20/35 giorni).

Questo incontro ci ha fatto capire che non dobbiamo giudicare le persone solo dal colore della pelle perché sicuramente hanno una storia passata difficile.

Link Della Home Gli Amici della Casa Marta Lacher: http://www.amiciml.it/casa_marta/chi_siamo.html

attività scolastiche:

Incontro Rifugiati Politici