Paderno d'Adda

Venerdì 9 Ottobre 2009 la seconda C è andata a Paderno d’ Adda, in provincia di Bergamo.

La nostra guida, che si chiamava Christian, ci ha spiegato, come prima cosa la differenza tra un museo e un eco-museo: l’ eco-museo è all’ aperto e rappresenta qualcosa di vivo, invece un museo è al chiuso e presenta oggetti, reperti inanimati. Dal termine –eco derivano infatti i termini eco-logico, eco-sistema, tutti vocaboli che indicano una realtà viva; l’Eco museo dell’Adda rappresenta anche un nodo tra la cultura della popolazione locale ed il fiume.

Il fiume Adda ha origine glaciale (e questo spiega la sua larghezza) ed ha anche formato una specie di canyon. Il terreno su cui scorre è formato da sabbia cementificata (per aver “acchiappato” dei clasti) dal peso dei ghiacci e ghiaia ed è chiamato “Ceppo d’ Adda”, ed è stato utilizzato anche per costruzioni (l’ arena di Milano, per esempio).

Il fiume ha favorito anche i commerci tra Milano e Venezia e non è stato considerato soltanto una linea di confine

Durante il nostro tragitto, abbiamo visto che l’uomo ha lasciato un’impronta notevole, perché , soprattutto nel 1800 ( in ritardo di un secolo rispetto al resto d’Europa) grazie al decollo industriale, ha potuto costruire una centrale idroelettrica (centrale Semenza); per ricavare più energia, ha costruito delle dighe che innalzavano la caduta delle acque del fiume; l’ energia ricavata veniva utilizzata dalle industrie che lavoravano il feltro dalla città.

Per collegare le due sponde del fiume c’è un ponte di ferro (costruito nel 1886-1889) con strade e ferrovia; la velocità dei treni e delle auto( che procedono a senso unico alternato) è molto ridotta, perché il ponte non ha elasticità tale da sostenere le sollecitazioni, perchè non le ammortizza; se non si rispettasse il limite di velocità, si potrebbero formare delle crepe.

CURIOSITA’SUL FIUME ADDA:

L’ Adda, nel dialetto del posto, è declinato al femminile , secondo un’antica forma linguistica celtica.

Manzoni dedicò alcuni versi all’ Adda, paragonandolo ad un a figura femminile.
I primi ad abitarci furono i Celti, che consideravano il fiume come una NINFA.
L’ Adda prende il suo colore verdastro dalle alghe e dalle foglie di Robinia che si riflettono nell’acqua.
Un tempo l’ Adda era piena di querce, albero sacro ai druidi e quindi non si abbattevano per ricavarne legname, ma agli Spagnoli, nel ‘500 avevano bisogno di legna per costruire navi per esplorare l'America, così iniziarono a disboscare; in seguito Robin importa dal Canada nel 1601 la Robinia , che attecchisce benissimo in questi terreni.

Purtroppo, però, abbiamo interrotto il nostro percorso lungo il fiume a causa di un forte e violento temporale, ma la gita è stata lo stesso bella e ci siamo divertiti comunque.

Ciò che abbiamo visto era fantastico e il paesaggio attorno a noi era spettacolare.

attività scolastiche:

Paderno d'Adda