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Gherardo Colombo è stato un famoso magistrato, che ora si occupa di diffondere presso le scuole il concetto di legalità e di giustizia.
Il concetto della parola “regola”
Il 26 marzo lo abbiamo incontrato e subito improntato il suo discorso sulla parola “regola”; ci ha chiesto se pronunciare questa parola ci avesse dato fastidio oppure no; la maggior parte di noi ha risposto di “si”,perché diceva che limitava la nostra libertà,ma poi, approfondendo il discorso, abbiamo capito che la regola ci piace o no a seconda del contenuto; ad esempio per noi la regola che ci obbliga ad andare a scuola fino a 16 anni ci può sembrare noiosa e stupida, ma, se ci riflettiamo, possiamo concludere che non lo è affatto, perché, fino a pochi anni fa, i ragazzi della nostra età andavano a lavorare e ciò non era frutto né di scelta, né poteva essere considerata un’alternativa divertente allo studio.
Il ruolo della donna
Fin dall’antichità le donne erano sempre state sottomesse all’uomo e non avevano alcuna carica importante tranne se fossero state delle regine o delle principesse; solo nel 1948 le donne votarono per la prima volta e da quel momento furono sempre più valorizzate e considerate da un punto di vista sociale e questo fenomeno, secondo Gherardo Colombo, è frutto di un cambiamento della mentalità dell’uomo che, nel corso degli anni, si è sviluppata; da quando l’Italia è diventata una repubblica, ogni cittadino ha gli stessi diritti
I cambiamenti delle guerre
Le guerre esistono fin dall’antichità,da quando le tribù primitive si contendevano i boschi e i campi. In seguito le guerre furono sempre più frequenti e si combattevano con la spada e lo scudo, poi si passò dalla spada ai fucili e ai cannoni e, nel Novecento, venne inventata la bomba atomica. Il problema è che, finché si combatte da uomo a uomo con la spada e lo scudo, le vittime sono contenute; un’altra cosa è se si sgancia su una città una bomba atomica, che uccide non solo i soldati ma anche migliaia e migliaia di civili come donne e bambini, mentre il singolo militare non hai neanche sparso una goccia di sangue.
La differenza tra un libro e un film
Colombo inoltre ci ha fatto notare la netta differenza tra un libro e un film. In effetti, se la cosa si vede da un certo punto di vista, guardare un film è molto più comodo… ci sono già tutti i personaggi recitati da attori e non devi fare altro che guardare; però bisogna anche tenere in conto che in un film è già tutto pronto e recitato, in un libro devi immaginare tutto, dai personaggi alla sceneggiatura. Ora senza togliere alcun merito ai registi, è vero che un film limita la tua fantasia che, invece, puoi esprimere del tutto liberamente in un libro,quindi vi chiedo lettori… almeno provate a leggere prima un libro e poi vedere il relativo film.
Il popolo e lo stato
Una parte molto significativa del discorso che ci ha fatto il dott. Colombo è stata appunto il rapporto fra stato e cittadino. Infatti, se ogni cittadino pagasse le tasse, ci sarebbero più fondi per tutto quello che è pubblico, compresa la scuola statale. Ci ha fatto anche un altro esempio: se avessimo più fondi si potrebbero cambiare tutte le inquinantissime caldaie a gasolio. Il fatto è che al giorno d’oggi gran parte della popolazione italiana pensa esclusivamente a sé e al suo presente e non al futuro che avrà l’Italia, se si va avanti ad trasferire i propri soldi all’estero per non pagare le tasse imposte dallo stato perché, purtroppo ,per molta gente, è più conveniente fare una vita con un tenore di vita più alto, senza contare che così facendo fa del male a tutte la generazioni future.