I problemi alla schiena non impediscono ad Amare Stoudemire di essere regolarmente in campo per il quarto atto della serie contro i Celtics. New York non festeggia una vittoria nei playoff da quasi 11 anni e i sogni di interrompere l’astinenza vanno in frantumi con rapidità insospettabile. Carmelo Anthony è l’unico elemento dei padroni di casa a intrattenere fugaci relazioni con la retina avversaria, i Knicks viaggiano sotto il 25% su azione per 2 periodi abbondanti e, nonostante la difficile serata balistica di Paul Pierce, Boston può agevolmente allungare. Kevin Garnett infiocchetta la serie con una doppia doppia da 26 punti, mentre Stoudemire sbaglia le prime 9 conclusioni della serata e chiude con un drammatico 5 su 20 al tiro. All’intervallo i Celtics sono comodamente seduti su 17 lunghezze di vantaggio e in apertura di ripresa il margine tocca quota 23: Rondo nobilita con 5 rimbalzi e 12 assist una serata da 21 punti, ma quando partita e serie sembrano abbondantemente in archivio, la truppa di Doc Rivers presta il fianco al disperato tentativo di rimonta avversario. L’illusione nasce nella parte finale del terzo periodo e trova conforto nei primi lampi offerti dalle seconde linee di Mike D’Antoni: Williams e Mason corredano gli estemporanei acuti di Stoudemire restituendo coraggio al pubblico della Grande Mela, Anthony Carter tiene viva la speranza con 3 canestri consecutivi ma, raggiunto il -4, i Knicks si fermano. Pierce sbaglia molto, 5 su 18 il bilancio finale, ma non tradisce nel momento più difficile della serata bianco-verde, Ray Allen ha in serbo l’ultima bomba di una serie straordinaria e il binomio Rondo-Garnett provvede a far calare il sipario: il finale è 101-89, Carmelo Anthony si ferma al 1° turno come già accaduto in 6 delle 7 precedenti apparizioni ai playoff e per la prima volta dall’inizio del ciclo-Rivers, i Celtics mandano in archivio una serie senza cedere neppure una partita. I problemi alla schiena non impediscono ad Amare Stoudemire di essere regolarmente in campo per il quarto atto della serie contro i Celtics. New York non festeggia una vittoria nei playoff da quasi 11 anni e i sogni di interrompere l’astinenza vanno in frantumi con rapidità insospettabile. Carmelo Anthony è l’unico elemento dei padroni di casa a intrattenere fugaci relazioni con la retina avversaria, i Knicks viaggiano sotto il 25% su azione per 2 periodi abbondanti e, nonostante la difficile serata balistica di Paul Pierce, Boston può agevolmente allungare. Kevin Garnett infiocchetta la serie con una doppia doppia da 26 punti, mentre Stoudemire sbaglia le prime 9 conclusioni della serata e chiude con un drammatico 5 su 20 al tiro. All’intervallo i Celtics sono comodamente seduti su 17 lunghezze di vantaggio e in apertura di ripresa il margine tocca quota 23: Rondo nobilita con 5 rimbalzi e 12 assist una serata da 21 punti, ma quando partita e serie sembrano abbondantemente in archivio, la truppa di Doc Rivers presta il fianco al disperato tentativo di rimonta avversario. L’illusione nasce nella parte finale del terzo periodo e trova conforto nei primi lampi offerti dalle seconde linee di Mike D’Antoni: Williams e Mason corredano gli estemporanei acuti di Stoudemire restituendo coraggio al pubblico della Grande Mela, Anthony Carter tiene viva la speranza con 3 canestri consecutivi ma, raggiunto il -4, i Knicks si fermano. Pierce sbaglia molto, 5 su 18 il bilancio finale, ma non tradisce nel momento più difficile della serata bianco-verde, Ray Allen ha in serbo l’ultima bomba di una serie straordinaria e il binomio Rondo-Garnett provvede a far calare il sipario: il finale è 101-89, Carmelo Anthony si ferma al 1° turno come già accaduto in 6 delle 7 precedenti apparizioni ai playoff e per la prima volta dall’inizio del ciclo-Rivers, i Celtics mandano in archivio una serie senza cedere neppure una partita