IO NON HO PAURA - NICCOLò AMMNITI
Niccolò Ammaniti è nato a Roma nel 1966. Nel 1996 ha scritto la raccolta di “Fango” e nel 1999 il romanzo “ti prendo e ti porto via”. I suoi libri più famosi sono stati tradotti in molte lingue tra qui il russo e lo spagnolo. Niccolò ha commentato molti libri tra qui “il misterioso caso del dottor Jeckyl e Mr. Hyde” che ha classificato come suo libro preferito. Di questo famoso libro (io non ho paura) ne hanno tratto anche un film diretto da Niccolò Ammaniti. Questo è il romanzo più bello che ha scritto, il secondoè stato “ti prendo e ti porto via”. Tutta la storia è un flash back infatti nel libro a volte ci sono dei momenti dove il protagonista già grande ripensa ai fatti accaduti. il libro è ambientato tra i campi di grano di una regione italiana. La storia parla di Michele che abita ad “Acqua Traverse”: un piccolo paesino italiano, sperduto e dimenticato da tutti. Era l’estate più calda dell’intero secolo. Il suo gruppo di amici sono andati a vederedei maiali su cui correvano strane leggende. Da quella fattoria videro una grossa collina e decisero di fare una gara per arrivarci in cima. Da su il gruppo vide una casetta abbandonata e, visto che Michele era arrivato ultimo (perché sua sorella era caduta), fu costretto a eseguire una penitenza decisa da Teschio, il capogruppo. Michele doveva attraversare la casa e scendere da un albero. Nel’attraversamento della casa andò tutto bene, ma nella discesa dal ramo questo si spezzò e Michele cadde. Per fortuna c’era sotto un materasso che lo salvò. Ma cadendo aveva sentito uno strano rumore, allora alzò il materasso e infatti sotto c’era una botola. La aprì subito e dentro vide un braccio, un braccio di un bambino. Non disse niente a nessuno perché voleva che fosse tutto per se, il bambino. Ci andava quasi ogni giorno portandogli da bere o da mangiare. Ma un giorno in cambio di una squadra di “Subbuteo”disse a Salvatore, un suo amico e anche il più ricco della “città”, il segreto del bambino, che nel frattempo aveva scoperto che si chiamava Filippo. Salvatore non apprezzo molto il segreto ma gli diede comunque la squadra. Il pomeriggio Michele ritornò da Filippo e per sua grande sorpresa il bambino era stato tutto lavato. Allora Michele lo portò fuori dal buco e gli fece fare una passeggiata tra i campi di grano. Ma, quando lo rimise dentro il buco, un dei “grandi”, Felice, lo trovò e gli tirò su la corda. Appena michele riuscì a salire venne picchiato da Felice. Nella sua macchina vide Salvatore, il suo migliore Amico che aveva fatto la spia in cambio di una lezione di guida. Alla fine spostarono Filippo in una grotta, Michele non lo sapeva ed era andato a cercarlo alla casa abbandonata. Ma Salvatore per rimediare al danno causato, gli disse che i genitori l’avevano spostato in una grotta vicino alla fattoria Melichetti. Lui appena poté ci andò, ci mise un po’ a trovare la grotta ma quando la trovò corse da Filippo dicendogli che quella notte lo volevano ammazzare.
La fine non si capisce molto bene, neanche nel film. Si capisce che il Papà, che doveva ammazzare Filippo, colpisce suo figlio ma non si sa se muore. Alla fine Filippo riesce a chiamare i carabinieri e a fare arrestare i rapitori.
è un libro molto bello, ricco di descrizioni e molto particolareggiato. Questo libro mi è piaciuto molto e consiglio la lettura e anche la visione del film (però consiglio prima la letture del film). A volte è un po’ complicato da leggere, ma non è un libro difficile.
Secondo me il significato è molto semplice: Michele si è affezionato molto a Filippo e quando scopre che lo vogliono uccidere disobbedisce alla famiglia e rischia la morte. Quindi il significato è il grande senso di amicizia tra i due bambini. Infatti anche se è la sua famiglia e vuole tanto bene a tutti, capisce che quello che sta succedendo è sbagliato e fa di tutto per impedirlo.