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IL LEONE E LA LEPRE


C’era una volta un leone che dormiva nella savana. Quando si svegliò vide una lepre che saltava e rideva prendendolo in giro. Fra sé e sé il leone pensò:"Adesso la inganno e mi faccio un bel pranzetto". Sorrise alla lepre e le disse:"Cara lepre ti sembro divertente?". Lei rispose:"Sì, perché vedo che la tua criniera pende tutta da una parte e i tuoi baffi sono storti! Sei così buffo che potresti andare al circo! Però l’espressione del tuo viso è diversa da quella degli altri leoni della foresta. Non mi sembri feroce come gli altri, perciò non ho paura di te e potremmo perfino diventare amici!". Il leone però rispose irritato:" Ma come posso fare amicizia con qualcuno che fino a poco fa si faceva beffe di me?". E la lepre:"Ma non devi essere troppo permaloso perché in realtà mi sei simpatico, anzi perdonami se ti ho offeso". Il felino allora si avvicinò al piccolo animale e osservò ad alta voce:" Mi stai convincendo, forse ti ho preso troppo sul serio. Visto che qui mi considerano il re della foresta, non solo possiamo diventare amici, ma ti nomino consigliere speciale". La lepre era stupita di tanto improvviso affetto, ma accettò con entusiasmo l’offerta e gli rispose:"Davvero?Non me lo aspettavo, grazie mille! E dimmi, quali sono i compiti del consigliere del re? Voglio imparare subito". Il leone, con movimenti lenti si avvicinò ancora di più alla lepre e la invitò ad entrare in una grotta. "Ecco, per imparare prima devi visitare il mio regno". Allora fecero insieme pochi passi e attraversarono un sentiero che portava direttamente al “regno”, cioè una caverna. La lepre entrò per prima, il leone la afferrò con violenza e la sbranò senza pietà.
La morale di questa favola è che fidarsi è bene, non fidarsi è meglio.