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Indice:

>Pian dei Resinelli
>Essere al verde
>Poesia
>Abbazia di Chiaravalle

 

 

 

 

Chi sono?Io sono un alunno del corso H della scuola Quintino di Vona!

Cosa mi piace?Io vado matto per i videogiochi e ne sono un gran intenditore,soprattutto gioco alla Xbox360elite che è una console e in secondo piano al DSi che invece è una console portatile!

 

Piani dei Resinelli:

I Piani dei Resinelli sono un vasto altipiano ai piedi della Grignetta, a pochissimi chilometri da Lecco. Questo altopiano è alpinisticamente il centro più importante della zona ed uno tra i più importanti d'Italia. E' il punto di partenza per tutte le ascensioni sulla Grigna Meridionale, da cui si domina un ineguagliabile panorama: un lungo tratto del lago e dell'Adda.
Un tempo era sfruttato come pascolo e per il ferro estratto dalle sue miniere, mentre ora è un importante centro turistico. Piani dei Resinelli è un vastoaltopiano silenzioso e boscoso, in cui si sentesoprattutto il rumore del ruscello. Niente macchine e poco inquinamento: l’unicomodo per trasportare gli oggetti più grandi è l’elicottero.
Il bosco è pieno di faggi ruvidi dalla corteccia incisa da numerose crepe. Le piante sono molte e ognuna con particolari caratteristiche adatte a sopravvivere nell’ambiente montano. Il bosco è affascinante e profuma di erba. Toccando le foglie ti accorgi di quanto siano secche e allo stesso tempo bagnate, mentre l’erba è liscia,e la terra fertile. I colori che si vedono più spesso sono il Marrone il verde e il grigio delle nuvole, Le mie sensazioni riguardanti questo posto sono positive, ho provato tranquillità e felicità per la bellezza e la pace di questo ambiente.Di notte il bosco cambia totalmente, come la piccola chiesetta al suo interno,che mi dà una sensazione di paura spettrale, non confrontabile con le altre paure: Il fruscio delle foglie sotto i piedi, apparentemente sinistro, mi spinge aguardarmi intorno e a provare il terrore che venga qualcuno che vuoleuccidermi.

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Essere al Verde:

Tante volte si vorrebbe essere ricchi, tante volte si vorrebbe vincere al superenalotto ma poche volte questo succede.
Uno di questi pochi casi, ogni tanto, succede e quando succede viene proprio il momento di parlare di Mentor. Chi è Mentor? Mentorè un ragazzo che vinse al superenalotto la famosa cifra di 120.000.dollari! Perchè parliamo di Mentor? Ne parliamo perché, pur avendo vinto quella cifra, la sperperò tutta, rimanendo senza più nulla su un bel prato verde!
Rimettiamo in ordine i fatti avvenuti!
A Las Vegas il tempo era ottimo, il sole bruciava,la giornata di Mentor era uguale a tutte le altre…sempre da povero. Per colazione quel giorno c’era pane e acqua:essere povero è proprio brutto!
Improvvisamente un passante tutto pazzo si mise ad urlare <<Cavolo! Non si vince mai a questo superenalotto! Proprio oggi che la cifra della vincita è di 120.000 dollari>>
Mentor, stupito, sbuffò pensando fra sè e sè che a lui non sarebbe mai capitato il biglietto vincente! Prese la sua borsa bucata e ricominciò ad andare in giro per le vie di Las Vegas. Improvvisamente vide spuntare sotto delle foglie qualcosa di verde: era un biglietto da 100 dollari!!
Allora si convinse: era la sua giornata fortunata.
Cosi lo prese, andò dal rivenditore,prese un biglietto,grattò e …perse…è si aveva perso.
Poi però accadde una cosa strana: mentre stava buttando via il biglietto vide che non aveva “grattato” bene. C’era un numero nascosto che combaciava con quelli dati. Riacchiappò al volo il biglietto con la velocità di un serpente a sonagli nel prendere la preda. Era felice, aveva già affittato case, piscine, palazzi e monumenti.
Mise il biglietto nella borsa e corse in banca, si presentò e disse <<Datemi i miei cento milioni di dollari!!!>>
Ma, invece del biglietto, presentò un foglietto di carta, tutti si misero a ridere e per quanto lui cercasse il biglietto nella borsa non lo trovava. Si era appena ricordato che aveva la borsa bucata ………………
Disperato andò a sdraiarsi nel prato verde dove aveva la sua “casa”, come prima che tutto questo succedesse. Così ogni volta che uno rimane senza un soldo, da allora si dice che “rimane al verde” !!!

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Poesie:

 

La neve è come panna montata
Che ricopre la vallata
Dolce come zucchero a velo
Svolazza per il cielo

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Abbazia di Chiaravalle:

L’abbazia di Chiaravalle fu fondata nel 1135d.C da Bernardo di Fontaines in Borgogna. Nel 1134 un altro gruppo di cistercensi, provenienti invece da Cîteaux, giunse all'inizio del 1135 a Milano, ospiti dei benedettini di sant'Ambrogio, in sostegno di papà Innocenzo II contro l'antipapa Anacleto II. La campanella usata durante la messa fu inventata dal monaco Guido. L’abbazia di Chiaravalle fu costruita in modo da far vedere le imperfezioni dell’uomo con qualche errore di costruzione: questo fa capire che nessuno è perfetto. I monaci di Chiaravalle seguivano la regola “Ora Et Labora” che significa “Prega e Lavora”, infatti bonificarono e misero a coltura tutti i terreni circostanti.

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