Leonardo da Vinci arrivò a Milano nel 1482, all’ età di trent’anni. Egli si presentò a Ludovico il Moro, pur essendo contrario alla guerra, principalmente come costruttore di armi, anche se sapeva fare molti altri mestieri, come l’artista, il musicista, lo scenografo e lo scienziato.
Leonardo ingegnere
Molte delle sue invenzioni sono riprodotte al museo della Scienza e della Tecnica di Milano.
Nave speronatrice:
Nave dotata di uno sperone per bucare lo scafo delle navi nemiche. La prua della nave era corazzata per proteggersi dal fuoco nemico
Leonardo progettò diverse macchine per volare, ma non potevano funzionare perché mancava la forza motrice necessaria per farle sollevare e mantenerle in volo.
Vite aerea
Questa macchina utilizza lo stesso principio dei moderni elicotteri.
Ala battente
Con questa macchina Leonardo voleva dimostrare la possibilità delle ali di sostenere dei pesi.
Leonardo inventò anche molte macchine che sfruttavano le possibilità offerte dalle acque dei fiumi lombardi.
Coclea
Questa macchina serviva per sollevare l’ acqua.
Ponte girevole ad arco unico
Questo ponte poteva essere costruito con materiali facilmente reperibili e aveva funzioni sia civili che militari.
Tramite un argano il ponte poteva ruotare e interrompere il passaggio.
Al Museo della Scienza e della Tecnica le macchine possono essere sperimentate dagli alunni in visita.
Leonardo artista
Leonardo, nel suo soggiorno a Milano, ha lasciato molte testimonianze artistiche come il Cenacolo e la Sala delle Asse al Castello Sforzesco. Questa stanza era la camera nuziale di Ludovico il Moro e Beatrice
d' Este. Si chiama così perché le pareti erano coperte di assi di legno, per proteggere dal freddo. Questa sala si trova all' interno della Corte Ducale dove vivevano i Visconti e gli Sforza, alla base della torre Falconiera.
Dal momento che Ludovico Sforza si era guadagnato il soprannome di "Moro" introducendo in Lombardia la coltivazione del gelso (nome scientifico Morus alba nigra), Leonardo dipinse sul soffitto della stanza delle piante di gelso, che si servivano delle assi come tronchi, in modo da formare una foresta.
Al centro del soffitto si trova lo stemma degli Sforza, composto dal loro stemma originario (aquila) unito allo stemma dei Visconti (biscione che mangia un uomo).
Su questo stemma c'è una leggenda: un avo dei Visconti aveva partecipato a una crociata, conclusa con la sua vittoria. Lo scudo con sopra dipinto un biscione apparteneva ad un nemico ucciso in battaglia. In seguito fu aggiunto un omino nella bocca del biscione a simboleggiare che il proprietario aveva ucciso molti nemici.
Leonardo soggiornò a Milano per quasi vent' anni, uno dei periodi più lunghi della sua vita.