uscite a.s. 14/15 (scarica)
... 2H
. Ossola 7-13 sett
- video
- galleria fotografica
... 1H
. Resinelli 1-3 ott
- video
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... 1H
. Zelbio 14 marzo
- video
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... 3H
. Crespi 15 aprile
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- galleria fotografica
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. Adda 22 aprile
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- galleria fotografica
... 1H
. Cainallo 11-12 mg
- video
- galleria fotografica
... 3H
. Pasubio 27-29 mg
- video
- galleria fotografica
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L'obiettivo di base è quello di equilibrare la passione per il mondo della tecnologia con un adeguato percorso di educazione ambientale
che preveda una presenza consapevole e responsabile in montagna. Questo per recuperare quei valori e quei ritmi di vita che la vita in città
e l'impatto con le tecnologie rischiano di far perdere. Infatti, grazie ad una frequente presenza in montagna,
gli alunni acquisiranno un modo diverso di stare e di "vedere" la montagna e chi la abita. Impareranno a muoversi su tutti i tipi
di terreno, anche con condizioni atmosferiche sfavorevoli e a superare difficoltà ed imprevisti utilizzando in modo rapido e competente
il materiale in dotazione. Inoltre potranno cogliere gli elementi centrali che stanno alla base della formazione e del modellamento delle alpi,
osservare l'evoluzione stagionale di flora e fauna in ambienti naturali ancora incontaminati, incontrare i segni della presenza dell'uomo e del passaggio
da un economia basata sull'autosufficienza ad un'economia di scambio con la grande città. Inoltre la montagna permette anche
(affrontando le esperienze e i problemi della vita in comunità, le marce faticose, l'inclemenza del tempo) di raggiungere obiettivi
come la formazione del carattere dei ragazzi, la loro capacità di porsi delle mete elevate e di darsi un'organizzazione e un metodo rigorosi per poterle raggiungere.
Importante è il rapporto che si stabilisce tra i ragazzi e gli accompagnatori (volontari oramai in pensione che dedicano
tempo ed attenzione a trasferire le loro competenze ed esperienze ai giovani).
La Festa della montagna, che si svolge un sabato di dicembre nell'ambito della festa di Natale,
è l'occasione per incontrare gli accompagnatori del CAI che hanno guidato i ragazzi nelle loro uscite in montagna,
ricordare le esperienze fatte e vedere insieme le immagini più significative.
- progetto: "La montagna è la mia compagna di banco" (scarica)
- regolamento delle uscite (scarica)
- esiti delle gare di orientamento a Resinelli, Devero e Veglia (scarica)
- manuale delle radio i-Talk T90 (scarica) .. manuale delle radio TwinTalker 4810 (scarica)
- video sui nodi:
nodo delle guide
......
nodo bulino
......
nodo barcaiolo
......
bretella doppia
......
nodo inglese
......
nodo inglese su moschettone
...
nodo prusik
- materiali in consegna (scarica)
... per le uscite con la scuola Sabin vai alla sezione storica sulle uscite (sito fam. Molena)
Le uscite del corso tecnologico ambientale si avvalgono della collaborazione del Club Alpino Italiano ed in particolare della SEM di Milano e del CAI di Giussano (Angelo Elli)
.... vai sul sito della Società Escursionisti Milanesi
.... sezione del Club Alpino Italiano
.... grotta di Zelbio
presentazione in pdf
rilievo della grotta 1
pagina delle uscite a.s. 2013/14
pagina delle uscite a.s. 2012/13
pagina delle uscite a.s. 2011/12
pagina delle uscite a.s. 2010/11
pagina delle uscite a.s. 2009/10
il calendario delle uscite a.s. 2014/15
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il calendario di uscite in corso di attuazione. Esso comprende le uscite delle classi seconda e terza che verranno
attuate nel settembre dell'a.s. 2015/16 e che dunque devono essere organizzate nel corrente anno scolastico.
regolamento delle uscite
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L'effettuazione in sicurezza di un programma di uscite in montagna così impegnativo è condizionato dalla piena condivisione
delle regole che riguardano come muoversi in montagna, come comportarsi nei rifugi e nei confronti delle persone e dell'ambiente.
Le regole, che nelle prime uscite vengono fatte osservare con rigore, poi diventano per i ragazzi "Il modo di andare in montagna".
Nelle uscite in montagna, come anche a scuola nelle attività di laboratorio, i ragazzi sono organizzati in sei gruppi.
nodi e materiali
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Il documento, dato a tutti gli alunni, descrive il materiale di montagna che verrà utilizzato dagli alunni durante le uscite e
le modalità con cui dovrà essere utilizzato. La scuola dispone di un magazzino di materiale da montagna grazie ai contributi del Consiglio
di Zona 3. Prima di ogni uscita i ragazzi a ragazzi viene dato un piccolo zainetto contenente il materiale da partare con se e che
poi dovrà essere restituito. Ogni alunno riceve sempre una corda da 5 metri, due cordini, alcuni moschettoni.
Sono a disposizione caschi, imbragature, picozze, bussole, discensori, ecc...
Quando necessario, tutti possono essere dotati di ramponi da ghiaccio e di ghette da neve.
Tre alunni per classe si occupano della gestione del magazzino.
le comunicazioni
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I lunghi percorsi previsti durante le uscite in montagna richiedono anche un'efficace organizzazione delle comunicazioni tra chi conduce
il gruppo e chi segue. La classe è divisa in gruppi e i responsabili dei gruppi devono anche saper utilizzare la radio.
Il responsabile del gruppo che è in coda (che è sempre l'ultimo delle fila) mantiene un costante collegamento con la testa per segnalare
qualsiasi problema.
Piani Resinelli - uscita autunnale
La prima uscita si effettua ad ottobre e dura quattro giorni. Si parte da Abbadia Lariana, sul lago di Como, per raggiungere Piani Resinelli (1200mt.).
Il giorno successivo si raggiunge il rifugio Rosalba (1700mt.), attraverso il sentiero attrezzato della "direttissima", nei pressi del quale si fa scuola di roccia. Nel terzo giorno vengono visitate le miniere di piombo e si fa lezione nella zona del Parco Valentino.
La mattina del quarto giorno si scende a Mandello del Lario per riprendere il treno per Milano
Cainallo - uscita invernale La seconda uscita degli alunni di prima avviene a febbraio. Vi sono due pernottamenti al rifugio Cainallo, la visita alla grotta del Cainallo e l'osservazione di altri fenomeni legati al carsismo. La mattina del secondo giorno vi è la salita al monte Croce (1779mt.). L'obiettivo è imparare a muoversi in montagna d'inverno utilizzando l'attrezzatura necessaria (ghette, ramponi, ecc...) e muoversi negli ambienti sotterranei.
Val Codera - uscita primaverile La val Codera è una valle laterale alla val Chiavenna. Non vi sono strade e per salire si parte a piedi dalle rive del lago di Mezzola per salire ai piedi dei ghiacciai. L'uscita viene effettuata dalla classe prima a maggio e dura tre giorni. Vi è un pernottamento al rif. Brasca (1304mt.) in alta valle ed un altro nella locanda di Codera dove vengono visitati il museo etnografico e quello mineralogico.
Val d'Ossola - la grande traversata (carta del percorso) In Ossola viene percorsa in una settimana l'"alta via delle alpi ossolane". Una settimana tra grandi boschi di larici, pascoli d'alta quota, splendidi laghi alpini, grandi ghiacciai e al cospetto alte pareti rocciose. Dalla cascata del Toce (che il giorno del nostro passaggio è aperta e dunque si può ammirare in tutta la sua imponenza) ad Iselle di Trasquera (allo sbocco del traforo ferroviario del Sempione), una settimana che si passa insieme senza vedere né auto, né strade, né televisione. Tutte le traversate vengono effettuate di mattina; una volta arrivati ai rifugi ci si cambia, si mangia e poi si svolgono attività residenziali. Sono previste due "soste", il mercoledì e il venerdì, in cui vengono svolte escursioni nelle zone di Devero e Veglia e le gare di "caccia al sentiero" e di "orientering".
Adda - il fiume
L'uscita viene effettuata percorrendo l'alzaia che costeggia l'Adda nel tratto da Airuno a Cornate (vicino a Trezzo d'Adda)
e serve per riflettere sull'ambiente naturale del fiume Adda (prima nel tratto lento e in parte paludoso al termine
del laghi e poi nel tratto dell'alta pianura caratterizzato dalle rapide) e dell'impatto su di esso delle opere
dell'uomo. Sono evidenti le tracce dell'antico sistema di trasporto idroviario dell'alta pianura milanese e le
strutture ad esso collegate (le alzaie e le stazioni per il cambio dei cavalli, il traghetto di Imbersago, il
naviglio di Paderno con le conche.
Si osservano alcune opere della prima industrializzazione (ponte di Paderno) e le opere volte allo sfruttamento delle
acque del fiume come forza motrice per le prime aziende tessili (Molinazzo, Toffo) e per fornire energia elettrica
alle grandi fabbriche del Nord Italia (centrali Semenza, Bertini, Esterle).
Il Pasubio - la guerra in montagna
Con i tre giorni sul Pasubio la classe terza chiude il programma di uscite in montagna. E' un uscita affrontata da ragazzi
oramai abituati a muoversi in montagna e che dunque affrontano con sicurezza gli arditi percorsi di guerra e la visita delle
"cittadelle" sotterranee. L'argomemento dell'uscita è "la guerra in montagna". Sull'altipiano del Pasubio vennero combattute,
tra incredibili difficoltà, alcune delle battaglie più sanguinose della prima guerra mondiale. L'uscita si conclude con la visita
all'ossario, dove sono raccolti, e visibili, i resti di migliaia caduti.
Crespi d'Adda - il fiume e le industrie
Con questa uscita si continua l'osservazione del rapporto tra uomo e ambiente nel medio tratto del fiume Adda. In
particolare si riflette su come, utilizzando le tecnologie del tempo, sono state sfruttate le risorse del fiume ed è
stato trasformato il territorio.
La visita a Crespi permette di riflettere su uno dei più significativi esempi di "paternalismo industriale" di fine
ottocento.