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attività scolastiche:

Lavori a.s. 2008/09

sei in Istituto Comprensivo - Di Vona - indirizzo scientifico - a. s. 08-09

Alice nel Paese delle Meraviglie

 

No, non sono io che ho calcato le scene, ma la mia ben più famosa omonima “Alice nel paese delle meraviglie”. Io mi sono limitata ad andare con la mia classe, la seconda I, ad assistere alla rappresentazione.

Questo spettacolo conteneva molti elementi di natura scientifica.

La caduta.

Alice precipita per parecchio tempo senza aumentare la sua velocità al contrario di ciò che accade nella vita di tutti i giorni (moto uniformemente accelerato)

Quello che probabilmente sperimenta Alice è invece il moro rettilineo uniforme ,nel quale la forza di gravità viene rapidamente bilanciata dalla forza di attrito ottenendo una velocità costante (però per ottenere questo effetto bisognerebbe muoversi in un mezzo molto viscoso). In seguito “atterra” molto dolcemente cosa che non potrebbe accadere se non sottoposta al moto

armonico (quello dell’avanti e indietro del pendolo, per intendreci).

Grande e piccolo.

Alice, dovendo cambiare dimensione, viene messa dietro delle lenti leggere che però permettono di ingrandirla notevolmente. Gli attori non avrebbero mai potuto usare delle lenti normali perché sarebbero dovute essere molto pesanti e bombate. IMPOSSIBILE !

Invece, Austin-Jean Fresnel , uno scienziato, ha pensato di usare delle zigrinature sulle lenti per dare lo stesso effetto con meno spessore e così si sono potuti realizzare gli ingrandimenti voluti .

Alice e il gatto dello Cheshire

Nello spettacolo Alice incontra un gatto a cui piace materializzarsi e smaterializzarsi.

Quest’ effetto è difficile de rendere in teatro ,ma ci sono riusciti lo stesso grazie a due schermi polarizzatori che svolgono la stessa funzione di un pettine cioè ordinano le onde luminose in uno stesso senso. Quando si sovrappongono due di questi polarizzatori, uno verticale e uno orizzontale la luce non passa più e si “vede nero”; se i polarizzatori vengono messi nello stesso senso,la luce passa e l’immagine è nitida. Nelle posizioni intermedie l’immagine piano piano scompare ed ecco realizzato l’effetto del gatto che svanisce!.

Quale lato del fungo?

C’era una parte dello spettacolo nel quale il bruco diceva ad Alice che un lato del fungo sul quale è seduto la farà crescere, mentre il lato opposto la farà rimpicciolire… già, ma quale lato, visto che il fungo è rotondo? Nello spettacolo hanno rappresentato il dilemma di Alicecon il simbolo dell’ infinito, che consiste in un 8 rovesciato. Il simbolo dell’infinito è un oggetto a una sola faccia al contrario di un foglio che ne ha due per esempio, se con un pennarello continui a tracciare una linea sul simbolo dell’ infinito ti accorgerai che a un certo punto avrai segnato tutto il simbolo con il tuo pennarello sia sulla parte interna che su quella esterna senza mai aver staccato la matita !!!!!!!!

Il Cappellaio matto.

Anche qui , anche se non sembra,viene celato un grosso concetto: quello del tempo. Ghiro e lepre rappresentano infatti le ore e i minuti (lento e veloce) e le posizioni delle tazze intorno alla tavola richiamano il quadrante dell’orologio.

Insomma è stato uno spettacolo divertente ma difficile da capire perché basato in buona parte su concetti scientifici!!

 

Alice Giussani

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