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I giorni 27 e 28 Aprile le classi 2A e 2B si sono recate a Comacchio (delta del Po e valli di Comacchio) e a Ravenna per la gita scolastica. Dopo 4 ore di viaggio (con una pausa) siamo arrivati a Comacchio, dove abbiamo fatto il giro dei ponti caratteristici del posto: il Ponte degli Sbirri, il Ponte Trepponti, il Ponte S. Pietro e infine il Ponte del Rione del Carmine. Dopo la visita abbiamo pranzato al sacco in un giardino pubblico, per poi prendere un battello che ci ha fatto attraversare il delta del Po.
Raggiunto in seguito l'albergo ci siamo sistemati nelle camere e la sera abbiamo cenato. Il giorno dopo ci siamo alzati di buon ora e dopo colazione siamo andati a Ravenna in pullman. Abbiamo visitato alcuni monumenti del patrimonio storico-artistico della città: “Sant'Apollinare Nuovo, Basilica di San Francesco, San Vitale, Mausoleo di Galla Placidia, Battistero Neoniano”; per concludere il nostro giro turistico, dopo il pranzo, ci siamo recati a Classe per visitare Sant'Apollinare in Classe.
Abbiamo ritenuto la gita molto interessante soprattutto dal punto di vista storico e ambientale, ma anche divertente per l’ esperienza vissuta da noi ragazzi.
La flora del Delta del Po, anche se molto ridotta a causa dell’ambiente difficile e sempre più inquinato, ci è stata mostrata il primo giorno di gita, il 27 aprile, quando insieme alla 2A siamo partiti alla volta della Romagna. Per ammirarla ci siamo imbarcati su un traghetto che percorre il Delta, dove abbiamo notato che, come sulle rive di tutti i fiumi, c’erano felci e numerosi fiorellini come le viole , le margherite e le alofite. Nel fiume e sulle sue sponde erano presenti molti canneti caratteristici del posto, formati in prevalenza dalle canne di palude e dalle tife; alghe, che formano come delle praterie sommerse, vegetazione questa che è presente anche nei paesaggi marini; questo perché l’acqua marina si mischia a quella dolce, rendendola salmastra. Le alghe presenti colorano l’acqua di varie tonalità, regalando uno spettacolo da favola che però non ci è stato possibile ammirare a lungo a causa del maltempo e delle onde che, alzando la sabbia, le hanno donato un colore marroncino. Tra questa vegetazione si nascondono numerosi animali per lo più volatili. I più facili da scorgere sono :gli Aironi cenerini, i gabbiani per la maggioranza reali, distinguibili per la macchia rossa sul becco e i Germani reali; però si possono vedere anche i Fraticelli molto presenti a Comacchio; i Moriglioni, le Morette e i Codoni dotati di un lungo becco molto sottile; i Cavalieri d’Italia ,trampolieri molto eleganti (da questo il nome di Cavaliere),gli Svassi, i Rallidi, i Limicoli e le Sterne. Davvero una bella esperienza, immersi nella natura, anche se brutalmente strapazzati da un fortissimo vento di mare che ci ha impedito di godere fino in fondo la bellezza di quei luoghi.
Lisa e Daniel
La basilica di Sant’Apollinare in classe è una delle basiliche più belle di Classe, una città vicina a Ravenna così chiamata perché nei tempi antichi il paese era sul mare e ospitava la flotta più grande dei Romani per il controllo del Mare Adriatico. Essa è molto importante e molto famosa sia per la sua struttura , i suoi mosaici e le tombe degli antichi arcivescovi che sono disposte lungo le navate laterali. Nelle pareti laterali e nella navata centrale ci sono affreschi molto sbiaditi dove sono rappresentati alcuni arcivescovi di Ravenna. Nell’abside c’è un medaglione di pietre preziose all'interno del quale è rappresentata una croce con al centro un piccolo busto di Cristo (salvezza del mondo). Sopra il medaglione è presente una mano, più in basso, nel prato, ci sono tre pecore che guardano verso la croce gemmata. Nel complesso tutto ciò rappresenta la trasfigurazione: la croce simboleggia Cristo durante questo atto, compiuto per volontà di Dio (la mano. Ai lati dell’abside si trovano i simboli zoomorfi dei quattro evangelisti, sotto ai lati si trovano due palme che sono segno di vita o del martirio.
Questa basilica ci è piaciuta molto all’interno grazie ai suoi mosaici, ma all’esterno non ci ispirava. Invece ad alcuni di noi non è piaciuta molto perché ci siamo soffermati troppo poco per goderne la visita.
Maricar Lisa Noemi Simone
La basilica di San Vitale è stata fondata da Giuliano Argentario su ordine del vescovo Ecclesio che fu consacrato nel 548 dall'arcivescovo Massimiano. E’ stata costruita tra il 526-547, è fra i monumenti più importanti dell’arte Paleocristiana soprattutto in Italia per la bellezza dei suoi mosaici. L’influenza orientale, sempre presente nell’architettura ravennate, assume un ruolo qui dominante. Non più la basilica a tre navate, ma un nucleo centrale a pianta ottagonale, sormontato da una cupola e tutto poggiato su otto pilastri e archi. A seconda di dove ti sposti o guardi si aprono prospettive tutte diverse che danno una sensazione di aperture sempre nuove e scorci mai visti prima.
I mosaici dell’abside raffigurano il santo Cristo, due angeli e il vescovo Ecclesio, che costruì la chiesa.
Questa basilica ci è piaciuta molto perché c’era una bella atmosfera ed anche per i mosaici che erano interessanti e per la sua forma circolare.
Laura e Francesca
Il giorno 28 Aprile la classe 2^B si è recata a visitare il Mausoleo di Galla Placidia, a Ravenna. Questo piccolo edificio in mattoni fu costruito come mausoleo (tomba) della figlia dell’imperatore romano Teodosio e sorella di Onorio. Il mausoleo, però, non ospiterà mai le spoglie di Galla Placidia. Il monumento è a croce latina, l’esterno è spoglio ma l’interno è ricoperto di mosaici; da notare il mosaico del “ Buon Pastore”, bellissimo esempio di atre musiva a Ravenna. Esso rappresenta Cristo che conduce le pecorelle (i fedeli), le pecore sono rivolte verso Cristo, sembrano attratte dalla luminosità dell’aureola. La vegetazione circostante è scarsa, tipica delle zone di Gerusalemme. Un altro mosaico da notare è quello della cupola, raffigurante un cielo stellato a cerchi concentrici, ad indicare la profondità di esso; al centro è presente una croce latina e ai lati ci sono i quattro evangelisti.
Alessandro e Sara
A Ravenna ci siamo recati al Battistero Neoniano, ovvero un battistero fatto costruire dagli Ortodossi. Si tratta del più antico monumento di Ravenna, fatto costruire dal vescovo Orso per la sua grande basilica (che poi fu distrutta per fare spazio al Duomo).
Nell’antico battistero avvenivano i battesimi con l’immersione nella vasca battesimale (infatti appena entri nel battistero puoi notare una grande vasca di marmo a otto lati simbolo dell’ottavo giorno, giorno della Resurrezione). Fu però il vescovo Neone che verso la fine del V secolo provvide a far decorare la cupola con gli attuali mosaici. Il mosaico della cupola raffigura il battesimo di Cristo ad opera di San Giovanni Battista. Anticamente il battesimo avveniva per immersione perché significava entrare nella morte di Cristo ed uscire con una vita nuova da risorti.
Successivamente, dopo il IV secolo quando il cristianesimo diventa religione dell’Impero, il battesimo viene praticato per aspersione.
Federico Celine Davide Benedetta
Le pagine sono state curate da Alessandro Villa e Irene Vivarelli