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All’ inizio del 1600 Milano aveva come vescovo “Federico Borromeo”, il quale, nonostante avesse intrapreso la carriera ecclesiastica, aveva una passione per lo studio, perciò, essendo in possesso di antichi volumi, aprì nel 1609 la “Biblioteca Ambrosiana”, luogo in cui i letterati potevano consultare i testi presenti. Nel 1618 una sezione della biblioteca venne adibita a pinacoteca, dove Borromeo distinse in tre aree, secondo alcuni criteri, tutte le opere d’arte che conservava da tempo. Nel primo gruppo tutte le opere raffiguravano la Sacra Famiglia; nella seconda fascia erano raccolti i ritratti di personaggi famosi dell’epoca, come gli scrittori che avevano scritto i libri da lui posseduti; nell’ultima invece erano raccolte opere di genere naturalistico, come le nature morte. Nel 1621 egli aprì un’ accademia di Belle Arti, in modo che dove i giovani vogliosi di intraprendere la carriera artistica potessero ricevere un’ adeguata istruzione.
La guida però ha approfondito di più l’argomento dei ritratti, dei quali ci ha spiegato brevemente la storia e le caratteristiche: mentre nel medioevo il ritratto come genere autonomo non esiste, anche se nell’antica civiltà romana questo aveva assunto un ruolo fondamentale soprattutto per gli imperatori, che se ne servivano per essere ricordati nella storia. Nel ‘400 rinasce invece con delle caratteristiche particolari, quella di trovarsi su una piccola tavola, con uno sfondo neutro e di avere un’inquadratura a mezzo busto di profilo.
Concludiamo dicendo che siamo molto felici di quest’uscitaperché abbiamo imparato molto riguardo alle tecniche del ritratto grazie alla guida che è stata per tutti molto istruttiva.
Iacopo, Alessandro, Irene, Federica, Chiara e Davide
Le pagine sono state curate da Alessandro Villa e Virginia Trivillin