Il film, ultimo
capitolo della saga di Harry Potter, è suddiviso in due parti.
Protagonista è sempre il giovane mago Harry, sopravvissuto a una
maledizione di Voldemort, il più terribile e crud
Harry convince Ron ed Hermione, i suoi migliori
amici, ad andare alla ricerca degli Horcrux, frammenti
dell’anima di Voldemort, che quest’ultimo ha
racchiuso in vari oggetti. I tre ragazzi, solo con la bravura di Hermione nell’utilizzare gli incantesimi, si materializzano
in svariati luoghi della loro infanzia (la materializzazione è una tecnica che
consiste nello scomparire da un luogo e riapparire dove si desidera). Si
separano e si riuniscono per affrontare nemici che non solo mettono in pericolo
le loro vite, ma anche quelle di chi li circonda e li difende. I tre amici si
ritrovano a lottare tra di loro e con i loro compagni di scuola, con i Mangiamorte (seguaci del Signore Oscuro o Voldemort) e con gli organi del Ministero della Magia. Le
conoscenze di Hermione li salveranno da molte situazioni
spiacevoli, come l’intrusione nell’edificio del Ministero. Qui la ragazza
preparerà
Il valore dell’amicizia è
fondamentale in questo film, come negli altri della saga: è solo con la
solidarietà che i tre amici riescono a portare a termine la missione affidata
loro dall’ormai defunto preside di Hogwarts, il
professor Silente.
Il ritmo della narrazione è intenso, cambia in base alle situazioni e
riesce così a trasmettere le emozioni dei protagonisti.
Consiglio a tutti di vedere questo film perché racconta la storia di un
ragazzo che ha i miei stessi ideali: combatte contro l’oppressione e il
razzismo (Voldemort vorrebbe uccidere tutti i Babbani* e i Mezzosangue**).
*non magici
**con genitori Babbani
Regista: David Yates
Harry Potter: Daniel Radcliffe
Hermione Granger: Emma Watson
Ronald Weasley: Rupert Grint
Tratto dal libro Harry Potter e I Doni della Morte di J.K.Rowling