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PRIMO GIORNO : Dopo un lungo viaggio durato circa sette ore, allietato da chiacchiere, musica e scherzi eccoci finalmente nella Foresta Nera!
Attraversiamo una stradina tortuosa in discesa, circondata da una fitta foresta, fino a giungere a un piccolo mulino ad acqua ; "Il mulino delle Streghe". Ci dividiamo in piccoli gruppi ed entriamo nel negozietto dei souvenir. Elio, la nostra guida, ci invita a scendere nei sotterranei del negozio : attraverso delle scale interne ammiriamo il complicato meccanismo degli ingranaggi del mulino. Il mulino è alimentato da un torrente che alcuni di noi decidono di attraversare a piedi nudi, tenendosi in equilibrio su dei massi, fino a giungere alla sponda opposta. Al termine della giornata, esausti dopo il lungo viaggio, raggiungiamo finalmente l'ostello dove, dopo esserci sistemati nelle stanze in attesa della cena, ci apprestiamo a passare una divertente serata in compagnia.
(Arianna Gerevini)
Il secondo giorno è stato piuttosto emozionante : avevamo in programma una camminata, costeggiando il lago Titisee.
Dopo sei ore di “straziante” ma divertente “passeggiata”, Elio ci ha invitati a sfilarci gli scarponcini: un meraviglioso prato verde, con all’orizzonte un lago che creava, grazie al riflesso del sole, uno scintillio di colori, ci ha accolti subito dopo, per un’esperienza molto “rinfrescante” e allo stesso tempo rilassante.
Correvamo, urlavamo, pareva quasi di essere tornati bambini.
Però quel momento di felicità si è concluso dopo alcuni minuti.
A malincuore siamo ritornati sulla strada che conduceva a Titisee, il paese dal nome del lago omonimo, dove abbiamo sperimentato il nostro inglese che si è rivelato molto utile nei luoghi pubblici.
(Laura Testin)
Trascorriamo la notte tra il secondo e il terzo giorno eseguendo antiche danze indiane della pioggia, per evitare la stancante camminata che ci attendeva.
Al mattino, scorgendo dalla finestra l’erba bagnata, ci accorgiamo che le nostre danze hanno funzionato!
Viene quindi messo in atto dalla guida e dalle professoresse il piano di riserva.
Ci accompagnano, dunque, in un museo di orologi ; nel pomeriggio visitiamo le cascate di Van Triberg.
Trascorriamo le ore seguenti a ridere e parlare, fino a quando la guida ci accompagna nel bosco, verso sera, dove avviene una gradevole discussione sulla scuola italiana e sull’ adolescenza.
Tornati all’ostello, dopo qualche ora, ognuno si ritira nella propria stanza, a compiere qualche altro rito, ballo o chissà quale altra originale attività…
(Marcello Fiermonte)
Quarto giorno : eccoci a Friburgo, importante città che sorge ai piedi della Foresta Nera.
La cattedrale, esempio di architettura gotica, che abbiamo visitato, è il simbolo della città.
L’edificio ha richiesto trecento anni per la sua costruzione, terminata intorno al 1513.
La città è attraversata da piccole canali, i “Bachle”.
Le campagne intorno a Friburgo sono ricche di vigneti e vi si producono speciali vini.
Concludiamo la giornata alla sorgente del Danubio, il fiume navigabile più lungo d’Europa.
Ma l'autobus ci aspetta e noi, dispiaciuti, ritorniamo a Milano, al nostro ritmo di vita quotidiana.
(Laura Ciurca e Carolina Dossena)