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attività scolastiche:

Uscita al Teatro Carcano...

sei in Istituto Comprensivo - Di Vona - indirizzo dei linguaggi e della comunicazione - corso E - a.s. 08-09 - pagine delle attività

La Vedova Scaltra...

 

Mercoledì 3 gennaio 2008 la classe 2° E si è recata al teatro Carcano per assistere alla rappresentazione de “La vedova scaltra” scritta nel 1748 da Carlo Goldoni e reinterpretata da Lina Wertmuller. La sceneggiatrice esegue delle modifiche: l’opera era inizialmente divisa in tre tempi, mentre Lina Wertmuller li riduce a uno solo per rendere lo spettacolo più piacevole e veloce nel suo svolgimento. Nell’opera si racconta di una vedova, Rosaura, data in sposa molto giovane a un anziano signore. L’opera spesso è scritta in dialetto veneziano ed è ambientata a Venezia sopra un palco sul quale camppeggia un enorme letto, posto di emozioni e ricordi. La rappresentazione inizia con un dibattito tra gli abitanti di Venezia sulla riforma di Goldoni, mentre Rosaura è seduta su un divanetto e commenta la situazione. Dalla morte del marito sono passate poche settimane ma Rosaura è già corteggiata da quattro nobili signori provenienti da nazioni diverse: Inghilterra, Italia, Francia e Spagna. Questi signori si recano, uno per volta, a casa di Rosaura portando con loro dei doni. La vedova è lieta di avere molti corteggiatori, però sa che dovrà sceglierne solo uno. Per farlo analizza le qualità e i difetti di ciascuno. Trova quindi: il geloso (Conte di Bosco Nero, l’Italiano), il ricco (Rossignol de la Blu, Francese), il gentiluomo (Milord Rurehif, l’inglese) e infine il severo militare, colui che vuole valorizzare la sua provenienza e le sue origini spagnole. Rosalba però non è ancora convinta e mette alla prova i suoi corteggiatori, vuole assicurarsi che la desiderino veramente quindi, approfittando, del Carnevale, si traveste quattro volte: da spagnola, da francese, da inglese e da italiana e fa in modo di incontrare i suoi pretendenti. Tutti cedono alle sue tentazioni tranne uno: il Conte di Bosco Nero. La commedia finisce con il bacio fra Rosaura e il Conte, che ormai ha ottenuto ciò che voleva.

Lo spettacolo è piaciuto molto sia a noi sia al pubblico, perciò possiamo affermare che Goldoni è stato un vero grande scrittore di teatro. Abbiamo studiato che lui ha iniziato la sua riforma intenzionato a fare grandi e permanenti modifiche nell’arte di “fare teatro”. Prima di tutto ha abolito il canovaccio, che rendeva le scene ripetitive e spesso molto volgari, sostituendolo con il testo intero; ha abbandonato l’uso delle maschere; ha fatto recitare le donne che fino a quel momento erano impersonate da ragazzi molto giovani e in maschera; ha imposto ai suoi attori abiti non troppo lussuosi e un linguaggio comprensibile; infine ha scritto le opere adeguandosi all’aspetto e tenendo presente la moralità dei suoi attori. Ovviamente Goldoni ha incontrato molte difficoltà nel portare a termine i suoi progetti: il suo obiettivo si è realizzato solo in parte perchè sia il popolo che gli attori stessi si opposero alla riforma.

Caldera Federica e Ferramosca Luca