sei in Istituto Comprensivo - Di Vona - indirizzo dei linguaggi e della comunicazione - corso E - a.s. 08-09 - pagine delle attività
Venerdì 10 Ottobre accompagnati dalla professoressa Tirabasso di lettere e dal professor Tosi di religione, ci siamo recati al al teatro Carcano per assistere alla rappresentazione del Piccolo Principe, storia scritta daAntoine de Saint-Exupéry.
Nel libro si narra dell’incontro tra un aviatore (costretto da un guasto ad un atterraggiodi fortuna nel deserto del Sahara) ed un ragazzino alquanto strano, che gli chiede di disegnarli una pecora
.Il bambino viene dall’asteroide B612 ed ha abbandonato il suo piccolo pianeta perché si sentiva troppo solo lassù: unica sua compagna era una rosa.
Oltre alla rappresentazione alcuni di noi hanno avuto la fortuna di leggere il libro e di commentarlo con le insegnanti.
Hanno così capito che tratta temi come il senso della vita ed il significato dell’amore e dell’amicizia.
La trama nasconde molti significati profondi: il tentativo dei bambini di comprendere gli adulti, il totale disinteresse di questi ultimi verso il mondo dei piccoli, l’incapacità che spesso hanno gli adulti nel cogliere il senso più profondo della vita dando troppa importanza all’apparenza delle cose.
“Non si vede che con il cuore, l’essenziale non è visibile agli occhi” dice la volpe amica del principe.
I bambini si interessano delle “cose” semplici (il fiore, i piccoli vulcani) mentre gli adulti sono troppo interessati a sfruttare le “cose” o a possederle.
“Tu diventi responsabile di ciò che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa….”
Noi avevamo letto con molto piacere libro, che è un inno alla vita.
Riflettendoci un po’, possiamo ritenerci fortunati perché in fondo siamo ricchi.
Per ricchi intendiamo capaci di stupirci, di provare sentimenti, e di attribuire, grazie a ciò, grande importanza a quello che agli occhi degli altri non è essenziale.
Il vero e profondo senso della felicità è intimo, ed è da ricercare in noi stessi.
Questa deliziosa fiaba evidenzia il candore e la poesia dell’infanzia che, ci permettono di vedere la verità, perché la vediamo con gli occhi del cuore.