sei in Istituto Comprensivo - Di Vona - indirizzo dei linguaggi e della com. - corso E - a.s. 08-09 - pagine delle attività
Venerdì 12 gennaio 2007, la classe 2a E si è recata in visita al museo della Scienza e della Tecnologia, per vedere le macchine di Leonardo e per seguire il laboratorio di chimica.
Insieme alla classe hanno partecipato all’uscita anche le proff. Balzano, Genise e Capizzi.
Nella nostra seconda uscita al Museo della Scienza e della Tecnologia abbiamo avuto il piacere di osservare i risultati degli studi e le invenzioni di Leonardo da Vinci, il più grande genio del Rinascimento. Leonardo ha operato in molti campi dell’arte e della scienza e per questo possiamo definirlo uno dei massimi luminari della storia, perché era un uomo completo in qualsiasi ramo della cultura umana. Leonardo ha anche anticipato molte invenzioni che sarebbero state realizzate secoli dopo; purtroppo lui, a causa della mancanza dei materiali opportuni o ad altri problemi tecnici, non riuscì a trasportare i suoi progetti dalla carta alla realtà.
LA VITA DI LEONARDO
Leonardo nacque a Vinci, presso Firenze, nel 1452 e morì a Parigi nel 1519. Visse a Firenze e per qualche tempo anche a Milano. Egli operò in diversi campi; è tuttora famosissimo per le sue opere e scoperte sia in campo artistico sia in campo scientifico. Il padre che aveva insistito tanto affinché seguisse le sue orme, facesse cioè il notaio di mestiere, alla fine dovette rinunciare: Leonardo operò in diversi campi, ma non fece maiil notaio. Una curiosità su Leonardo che lo rendeva ancora più speciale e unico era il suo particolare modo di scrivere da destra verso sinistra, poiché mancino.
La prima opera che abbiamo visto è stata la riproduzione del “Cenacolo” di Fiammingo (quella di Leonardo è conservata a Santa Maria delle Grazie).
Tra il “Cenacolo” di Leonardo e quello di Fiammingo ci sono molte differenze: al contrario di Leonardo, Fiammingo aggiunge dei personaggi secondari e nella sua riproduzione, sullo sfondo, si intravede una città. Un’altra particolarità che non si ritrova nel “Cenacolo” di Leonardo è una mano sul tavolo dove mangiano i discepoli e Cristo: è la firma di Fiammingo.
L'”Ultima Cena” rappresenta il momento dell' Eucaristia celebrata da Gesù e dai suoi apostoli. È un momento molto importante nella vita di Gesù, infatti viene raffigurato da diversi pittori famosi. Leonardo, per dipingere l'Ultima Cena, utilizzò una tecnica nuova, che poi si rivelò inadatta per la pittura su muro. I protagonisti del quadro, da sinistra a destra, sono i seguenti:
Bartolomeo, Giacomo Minore, Andrea,
Giuda, rappresentato turbato dalla notizia annunciata da Gesù e con un sacchetto di monete in mano perché traditore, Pietro, raffigurato con un coltello in mano in modo da difendere Gesù al momento della cattura, Giovanni, rappresentato con fattezze femminili, Tommaso, che chiede al Maestro chi sarà il colpevole;Giacomo Maggiore, con le braccia aperte in segno di incredulità; Filippo, con un'espressione di smarrimento; Matteo; Taddeo; Simone.
Lo studio più importante di Leonardo e quello a cui ha dedicato maggior tempo è l’anatomia umana. Leonardo ha sezionato 823 cadaveri, riuscendo a elaborare fedeli riproduzioni di ogni parte del corpo e a capire il funzionamento del cuore. Arriverà persino al feto. Leonardo si procurava i corpi nelle fosse comuni, ma con questo metodo si farà un nemico potente: la Chiesa, che lo ostacolò in molti suoi progetti, considerati eretici in quanto contrari ai dogmi del Cristianesimo.
Nel cuore di Leonardo ardeva il desiderio che l’uomo volasse. Per realizzare questo suo grande sogno approfondì molti studi.
Il suo primo passo la vite aerea: era formata da una base circolare di legno con almeno 5 metri di diametro. Questa macchina consisteva in una grossa vite da far girare intorno ad un perno.
I materiali erano quelli giusti: canne, tela di lino, e fili di ferro. La forza che si doveva applicare era di 4 persone come minimo, purtroppo questo macchinario non poté volare perché le persone dopo vari sforzi si stancavano e la forza da essi applicata, diminuendo, non era sufficiente a far alzare in volo l’apparecchiatura.
Questa nave era costituita da undoppio scafo, uno serviva ad evitare che la nave affondasse se speronata, l’altro serviva solo per protezione. Oltre al doppio scafo la nave aveva due speroni, uno a poppa e uno a prua, che la rendevano una vera e propria macchina da guerra. La caratteristica significativa di queste imbarcazioni era la velocità da cui dipendeva la forza d’urto. La forma della naveera, perciò, idrodinamica: non c’erano le vele e al loro posto c’erano i rematori che, per la loro grande importanza, stavano sotto una copertura di protezione.
LA DRAGA LAGUNARE
Abbiamo anche visto una draga lagunare che consentiva di aumentare la profondità dei fiumi. In questo modo era possibile navigare senza rischi di incagliarsi nel fondale; il procedimento era molto più veloce e facile da eseguire, rispetto al metodo tradizionale di mandare degli operai sott’acqua, per abbassare i fondali.
La doppia gru girevole poteva servire per molte importanti costruzioni. Fu pensata da Leonardo sull’idea di costruzioni precedenti, ma con un sistema che risparmiava vite umane nel caso uno dei due materiali ad essa appesi, fosse caduto. Permetteva spostamenti rapidi del materiale, grazie al fatto che ruotava su se stessa.
PONTE GIREVOLE
Leonardo inventò anche un ponte girevole, che si poteva spostare, permettendo alle navi amiche di passare e nello stesso momento bloccando l’avanzata di un ipotetico nemico. Questo ponte, si manteneva dritto, grazie a dei contrappesi sistemati nella parte a terra. In questo modo il ponte non cadeva, però poteva capitare che, con il passaggio dei cavalieri e dei cannoni, il ponte cedesse. Leonardo, allora, costruì dei cuscinetti, che attutivano la caduta, permettendo al ponte di galleggiare e ai cavalieri e ai cannoni di salvarsi.
PONTE GIREVOLE DI BARCHE
A volte, si doveva costruire un ponte, in gran fretta; un buon modo era quello di usare delle barche legate tra loro, con sopra delle assi che permettevano ai soldati di passare, questo ponte poi, dopo l’utilizzo, veniva abbandonato, ma la corrente, lo riportava a riva.
GALLEGGIANTE
Leonardo lo costruì per volere di Ludovico il Moro. Esso servì per la guerra, ma era anche utile per attraversare i fiumi. La parte superiore era rivestita in pelle, quella inferiore era costituita da un cesto in vimini munito di una leva. Il galleggiante, per guadare un fiume, aveva bisogno di un aiuto. Prima della partenza, si riempiva il cesto in vimini con sassi, tronchi e simili e poi, arrivati in un certo punto del fiume, si scaricava il tutto in acqua, in modo da provocare un'ondata che spingesse ilgalleggiante fino alla riva opposta del fiume.
STRUMENTO PER LA MISURAZIONE DELLA RESISTENZA DEI MATERIALI
Abbiamo visto un oggetto molto singolare: in un secchio, sospeso mediante un filo del materiale da testare, veniva versata, per esempio, della sabbia. Alla rottura del filo, il foro attraverso cui usciva l’acqua si chiudeva automaticamente. La quantità di sabbia raccolta nel secchio forniva una misura della resistenza del filo.
SEGA IDRAULICA
Abbiamo visto anche una sega idraulica. Questa era azionata grazie alla forza dell’acqua; i tronchi, erano poggiati su dei carrelli, per poter essere tagliati. Questo progetto era di per sé molto intelligente, se non fosse stato per un errore, molto banale, commesso da Leonardo: la sega, avrebbe tagliato in due anche il carrello e quello che si trovava sotto.
Nei vari progetti di Leonardo, sono stati trovati molti errori banali, questo avveniva, perché Leonardo, secondo i calcoli effettuati, aveva un’attenzione massima di 15 minuti nei confronti di un oggetto di studio. Dopo questo breve intervallo di tempo l’oggetto in questione veniva abbandonato e veniva sostituito con un altro.
Relazione a cura della 2a E
Accompagnati dalla stessa guida di venerdì scorso, ci siamo recati al laboratorio di chimica.
Lo scopo del laboratorio era quello di dimostrare come le sostanze chimiche reagivano con altre.
Per prima cosa ci ha illustrato come sono composti i cibi che mangiamo:
I carboidrati sono formati da carbonio e acqua. E’ possibile separare questi due componenti mediante l’acido solforico che, togliendo l’acqua dai carboidrati, lasciail carbonio. In seguito la guida ci ha illustrato degli ulteriori tipi di zuccheri: l’amido e la cellulosa. Per riconoscere la presenza di amido negli alimenti si usa la soluzione di LUGOL (tintura di iodio) che, a contatto con ogni forma di amido, tinge la sostanza contente l’amido, di nero.
In seguito, abbiamo provato questo esperimento con vari alimenti, e questi sono statigli esiti: gli unici alimenti risultati positivi sono stati: il pan grattato e il riso. Zucchero, fruttosio, bicarbonato di sodio, nitrato di ammonio, sale e olio non contengono amido. In un primo tempo si è pensato che anche i fagioli, così come i piselli, non contenessero amido. Poi però, grazie all’aiuto della guida, abbiamo capito che solo tagliandoli avremmo potuto sapere se in realtà contenevano amido. Infatti, dopo avere tolto il guscio abbiamo rilevato la presenza di amido.
Riconoscimento dei sali alla fiamma
Alla fine dell’ora abbiamo riconosciuto i sali minerali (magnesio, sale, rame e calcio) dal loro modo di reagire quando sono messi su una semplice fiamma.
-Il magnesio, esposto alla fiamma assume la colorazione di un bianco quasi accecante.
-Il sale da cucina, diventa color giallo.
-Il calcio diventa di un color rosso molto acceso.
-Il fenomeno, a nostro parere più particolare, è avvenuto quando, il rame, esposto alla fiamma, cambiava colore costantemente: dal verde all’azzurro.
Relazione di: Vittorio Graziano, Giovanni Nigris, Alessandro Patron, Giovanni Pellegrini, Susanna Fiori ed Elena Mora
In quest’ora di laboratorio abbiamo parlato di alimentazione in particolare di zuccheri (o carboidrati) e di proteine.
Abbiamo capito, grazie alla guida, che gli zuccheri possono essere semplici e composti. Sono zuccheri semplici: il lattosio, il glucosio, il fruttosio e il saccarosio.Sono zuccheri composti l’amido e la cellulosa ottenuti dalle piante per mezzo della fotosintesi clorofilliana.
Abbiamo cercato di capire quali alimenti contenessero amido. Per sapere quali alimenti contengono amido basta versare col contagocce un po’ di soluzione di Lugol. Se a contatto col liquido l’alimento diventava più scuro conteneva amido se invece non avente nessuna reazione non lo conteneva.
Per sapere invece quali alimenti contengono proteine, contenute nel latte nello yogurt e negli altri latticini, basta versare, sempre col contagocce, del solfato di rame (CuSO4) e poi dell’idrossido di sodio (NaOH) che renderà il latticino rosato.
Per riconoscere i carboidrati, che sono formati da acqua e da carbonio, basta versarci sopra dell’acido solforico che eliminerà l’acqua lasciando intatto il carbonio.
Inoltre abbiamo visto la reazione di alcune sostanze sulla fiamma: la reazione del magnesio, del rame e del sale da cucina.
Abbiamo visto che il magnesio a contatto con la fiamma diventa bianco e scoppietta come i fuochi d’artificio.
Il sale da cucina a contatto con la fiamma genererà un’altra fiamma di colore giallo intenso.
Il rame a contatto con la fiamma invece cambierà addirittura colore passando dal verde al blu.
A cura di: Acerbi Matteo, Agustin Van Allen, Zanaboni Valeria, Almonte Charina.
Dopo la visita alle favolose opere di Leonardo, siamo andati a fare unlaboratorio sulla chimica degli alimenti. La guida ci ha spiegato che quando mangiamo, introduciamo zuccheri ossia carboidrati (carbonio + acqua; quindi se togliamo l'acqua resta il carbonio).
-ZUCCHERI:
Esistono vari tipi di zuccheri, tra cui: fruttosio (che si trova nella frutta); glucosio (più molecole di questo zucchero formano l'amido; il glucosio (è usato nell'industria dolciaria, in medicina e in farmacia); cellulosa (si trova nei vegetali); amido (costituito da amilosio e amilopectina, utilizzato nell'industria alimentare e farmaceutica). Abbiamo provato a disidratare un fagiolo aperto dall'acqua ed è rimasto il carbonio. Un altro esempio di alimento che contiene il carbonio è lo zucchero che usiamo abitualmente in cucina.
-ESPERIMENTI:
Successivamente abbiamo sperimentato quali alimenti che usiamo quotidianamente contengono l'amido e quali no.
FORMULA:alimento + soluzione Lugol => l'alimento si colora di un blu scuro-nero se presente l'amido
Abbiamo fatto le prove con diversi tipi di alimenti ed altro: abbiamo, infatti, utilizzato pasta, latticini, lenticchie, semola, bicarbonato, pan grattato, succo di limone, ceci, nitrato di ammonio (sale), foglio di quaderno, carta scottex, fagioli e piselli. Dopo aver provato con tutti questi alimenti ed “oggetti” quotidiani, siamo arrivati a questa conclusione: pasta, semola, pan grattato, foglio di quaderno, fagioli e piselli contengono amido (questi ultimi due, dopo aver tolto loro la capsula esterna). Latticini, lenticchie, bicarbonato, ceci, sale, succo di limone e carta scottex non lo contengono.
-PROTEINE:
Dopo il lavoro sui carboidrati, abbiamo fatto altri esperimenti sulle proteine, che si trovano in carne, formaggi, uova e latte. Le proteine sono costituite da piccole unità chiamate aminoacidi.
-ESPERIMENTI:
Abbiamo fatto un esperimento con il latte e abbiamo usato due sostanze particolari, che sono:
-NaOH, l'idrossido di sodio. Esso rompe i legami tra gli aminoacidi.
-CuSO4, il solfato di rame. Esso è un colorante.
Prima abbiamo versato il latte in un contenitore graduato, abbiamo aggiunto NaOH e CuSO4. Dopo qualche minuto abbiamo potuto osservare che il latte, da bianco, era diventato di un colore roseo. Ciò significa che il latte contiene proteine. Non contengono proteine, invece, né l'olio né l'acqua perché il colorante scurisce un po' il loro colore naturale, ma aggiungendo l'idrossido di sodio, non cambia proprio nulla.
L'ultimo fenomeno scientifico che abbiamo osservato è stata la reazione di alcuni elementi con la fiamma del fornello bunsen; in questo modo si è conclusa anche la nostra seconda uscita al museo e al laboratorio di scienze.
Relazione a cura di Simona Zanoni e Martina Piscini 2°E
Il cibo contiene i grassi, le proteine e gli zuccheri, cioè i carboidrati (formati da acqua e carbonio).
Ci sono diversi tipi di zuccheri:
FRUTTOSIO: contenuto nella frutta
SACCAROSIO: presente nella barbabietola e nella canna da zucchero
GLUCOSIO: presente in alcuni preparati medicinali
CELLULOSA e AMIDO: contenuti nei vegetali
Gli zuccheri si dividono in semplici e composti; tra i tipi elencati, solo lacellulosa e l’amido sono composti.
Abbiamo effettuato alcuni esperimenti per definire in quali alimenti è presente l’amido (prodotto della fotosintesi clorofilliana).
Grazie alla soluzione di Lugol siamo riusciti a verificare che solo gli alimenti provenienti dai vegetali contengono l’amido.
Le proteine sono costituite da grandi molecole suddivise a loro volta in più unità chiamate aminoacidi. Poiché questi ultimi sono legati tra di loro, per osservarese sono presenti, bisogna rompere i legami che li uniscono e utilizzare un colorante.
Abbiamo verificato se nell’albume ci sono le proteine; abbiamo prima spezzato i legami con l’idrossido di sodio e poi abbiamo evidenziato le proteine con il solfato di rame.
Successivamente abbiamo svolto un altro esperimento mettendo su una fiamma alcuni elementi e abbiamo visto come hanno reagito al contatto con il fuoco: il magnesio ha prodotto una luce abbagliante, il rame ha prodotto una luce verde e azzurra e il calcio una luce rossa.
A cura di: F. Benedetti,D. Colombini, I. Spanò, M. Toppo, F. Tozzi Spadoni
Abbiamo imparato che quando mangiamo, tra le sostanze che assumiamo immettiamo dei carboidrati, più comunemente chiamati zuccheri. I carboidrati sono composti da acqua e carbonio.
Da venerdì sappiamo che l’acido solforico disidrata le sostanze e questa reazione chimica genera calore.
Da una serie di esperimenti, in cui cambiavano colore solo le sostanze contenenti amido, abbiamo scoperto che contengono amido: l’amido da cucina, la pastina, il farro, la farina, i fagioli, l’amido di mais, il mais, gli alimenti vegetali e la carta dei quaderni. Non contengono amido: il bicarbonato, il glucosio, il sale e la carta scottex. Nel glucosio non è presente l’amido, è infatti il glucosio che forma l’amido non viceversa.
Le proteine sono formate da piccole unità, gli aminoacidi. Alcuni alimenti che contengono proteine sono: il formaggio, il latte, la carne, le uova.
Un altro esperimento è stato quello di versare un colorante e qualche goccia di NaOH sul tuorlo dell’uovo, la reazione è stata che sopra l’albume è diventato viola. Mentre versando del colorante e un piccola quantità di NaOH nell’acqua o nell’olio, non ci sono state reazioni: vedevamo solo l’effetto del colorante.
La nostra guida ci ha fatto vedere la reazione di alcune sostanze sul fuoco:
il magnesio( che viene assunto anche in piccole dosi come integratore alimentare) fa delle scintille, questo fatto veniva sfruttato una volta per il flash delle macchine fotografiche;
il sodio (contenuto nel sale da cucina) e il calcio diventano di un colore rispettivamente arancione acceso e rosso;
il rame assume un colore tra l’azzurro e il verde.
Relazione di: Francesco Ballardini, Ada Conversano, Matteo Coppola, Rebecca Fede Morpurgo, Arianna Pisciella, Greta Pozzi, Anscherina Saban.