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attività scolastiche:

tre giorni in umbria e marche

sei in Istituto Comprensivo - Di Vona - indirizzo dei linguaggi e della com. - corso E - a.s. 08-09 - pagine delle attività

tre giorni in Umbria e Marche

LA COOPERATIVA ALCE NERO

La cooperativa Alce Nero si trova nell’altopiano delle Cesane, ad una altitudine di 550 metri, tra Urbino, Fossombrone e Isola del Piano a 35 chilometri da Pesaro e Fano.

All’interno della stessa tenuta agricola ci sono: la locanda Alce nero, con sei stanze, un ristorante con prodotti biologici dell’Alce Nero, e una piscina. La struttura comprende anche il monastero di Montebello, dove venti anni fa, si ritrovava un gruppo di tre giovani studenti.

Nel 1377 Pietro Gambacorta, figlio del duca di Pisa, vi si ritirò per fare l’eremita. Successivamente insieme ad alcuni catalani, albanesi, dalmati, siciliani, che ormai vivevano nelle rovine di un castello Longobardo, Gambacorta fondò la Congregazione dei Poveri Eremiti di San Girolamo e il cenobio di Montebello. La Congregazione, con l’approvazione di Martino V, arrivò a comprendere 91 monasteri e dal 1725 al 1736 il monastero di Montebello venne ricostruito per essere dedicato a casa del noviziato per tutti monaci della congregazione. In seguito fu casa di due famiglie di mezzadri e poi in parte demolito per il recupero di materiale edile. Dopo essere stato sede di un gruppo di partigiani e abitato da contadini, fu abbandonato per poi essere a poco a poco ristrutturato dai tre studenti, futuri soci fondatori dell’Alce Nero, trasformandosi lentamente fino a diventare quello che è oggi. Attualmente il Monastero comprende quattro camere, due appartamenti e due sale per incontri, conferenze o giornate di studio.

All’epoca della fondazione dell’Alce Nero, i soci volevano coltivare in modo simile ai loro antenati. Decisero così di praticare l’agricoltura biologica, non ancora molto diffusa. Questo tipo di agricoltura non usa sostanze chimiche e non altera geneticamente i prodotti, per questo da loro era molto apprezzata. Tipica dell’agricoltura biologica è anche la rotazione colturale dove si alternano i prodotti per sfruttare al meglio il terreno.

Nel 1993 ci fu il boom del biologico, in seguito regolamentato da nuove leggi. Molte aziende agricole passarono al biologico solo per ragioni economiche. Molti agricoltori, sia della zona che non, diventarono soci dell’Alce Nero.

Avendo un territorio sempre più ampio da coltivare biologicamente, la quantità di prodotti fu poco minore rispetto alla produzione dell’agricoltura chimica. La qualità dei prodotti biologici, però, è sicuramente maggiore.