Il giorno 01/03/2011 è venuto a parlarci della giustizia e della legalità il dott. Armando Spataro, procuratore della Repubblica aggiunto presso il tribunale di Milano. Per prima cosa ha iniziato a dirci che in Italia ci sono circa 9'000 magistrati professionali, che si distinguono da quelli onorari perché hanno svolto e superato un concorso. I magistrati onorari, invece, sono nominati dal Consiglio Superiore della Magistratura per occuparsi di casi meno gravi.
Dopo questa introduzione ha iniziato col spiegarci di che cosa si occupa la magistratura e di come essa è organizzata.
Innanzitutto la magistratura si occupa di questioni civili e penali. Le prime coinvolgono gli interessi privati dei cittadini, mentre le seconde coinvolgono i reati compiuti dai cittadini che sono elencati nel Codice Penale e in altri sei codici speciali.
Se una persona è dunque sospettata di aver compiuto un reato per prima cosa bisogna raccogliere le prove necessarie a dimostrare la sua colpevolezza. Il compito di condurre le indagini e l’accusa spetta al Pubblico Ministero che però è anche obbligato a raccogliere le prove a difesa dell’indagato.
Per controllare che le indagini si svolgano in maniera corretta esiste il giudice per le indagini preliminari. Una volta trovate le prove contro l’imputato si va in Tribunale che è l’organo giurisdizionale di 1°grado dove il giudice giudicherà la persona in base alla validità delle prove e delle eventuali testimonianze di altri cittadini. In ogni caso la seenza emanata dal giudice del Tribunale non è definitiva perché sia l’imputato sia il PM possono chiedere in 2° grado, ossia alla Corte d’Appello di rivedere il caso e di emanare una nuova sentenza, se eventualmente anche questa non dovesse bastare ci si può rivolgere alla Corte di Cassazione che rappresenta il 3° e ultimo grado di giudizio.
Per i reati più gravi esistono altri due organi quali la Corte d’Assise (1° grado) e la Corte d’Assise d’Appello (2°grado). Il 3° grado, invece, è sempre costituto dalla Corte di Cassazione.
La Corte d’Assise è composta da sei cittadini e due giudici professionali. Questi otto membri si riuniscono e decidono attraverso il voto se l’imputato è colpevole o innocente, nel caso in cui i voti fossero quattro per parte, l’imputato viene assolto.
Se l’imputato verrà giudicato colpevole dovrà, a seconda dei casi, pagare un ammenda o trascorrere un periodo in carcere. La massima pena che si può dare a una persona è l’ergastolo, cioè il carcere a vita. In realtà succede raramente che una persona muoia in carcere di vecchiaia poiché durante il periodo di detenzione avviene la rieducazione della persona e, inoltre, se questa dovesse comportarsi bene, avrà uno sconto sempre più consistente sugli anni da trascorrere in prigione.
Il magistrato ci ha poi parlato del ruolo fondamentale che un avvocato ha nella giustizia. Infatti, per legge un avvocato è obbligato ad assistere l’imputato e a difenderlo anche se è colpevole e anche nascondendo le prove a sua accusa. Nel caso in cui una persona non possa permettersi un avvocato perché non ha i soldi per pagarlo, il giudice ne nomina uno d’ufficio che sarà pagato dallo Stato.
Proseguendo il suo discorso, il magistrato ci ha letto una testimonianza riguardo alla condizione cui doveva sottostare la Magistratura ai tempi della dittatura fascista. Essa, infatti, era considerata come un organo al servizio del potere esecutivo.
Spataro ci ha poi parlato di come si diventa magistrati e delle istituzioni più importanti della Magistratura.
Se si vuole diventare magistrati per prima cosa è necessario laurearsi in giurisprudenza, dopodiché fare un corso di specializzazione e, infine, si deve superare un concorso pubblico.
L’istituzione più importante della Magistratura è il Consiglio Superiore della Magistratura che è l’organo di autogoverno di quest’ultima. Esso è composto da 24 componenti con in aggiunta tre membri di diritto quali il Presidente della Repubblica, il primo presidente e il procuratore generale della Corte di Cassazione. Dei 24 membri 2/3 sono magistrati eletti dai colleghi, l’1/3 rimanente è, invece, costituito da avvocati e professori nominati dal Parlamento.
Un altro organo molto importante è la Corte Costituzionale, composta da 15 membri, che ha il compito di controllare se le leggi approvate dal Parlamento non vìolino i Principi della Costituzione.
Infine ci ha parlato della differenza che intercorre tra giustizia e legalità. La giustizia è una virtù per mezzo della quale si riconosce a ciascuno ciò che gli spetta di diritto. Nella nostra società la giustizia si traduce come un diritto e un dovere di ciascuno.
La legalità, invece, implica il rispetto di tutte regole che stanno alla base della nostra società e che limitano la nostra libertà per favorire la collettività. Se non c’è senso della collettività, dunque, non ci potrà mai essere il rispetto delle regole.
Personalmente ritengo che questo incontro sia stato molto interessante perché mi ha fatto capire bene come funziona la giustizia italiana ed è stato anche molto utile per quel che riguarda il senso di giustizia e di legalità.
Paolo Bruzzaniti 3°H